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Mettere in vetrina la Calabria migliore, quella positiva, in grado di affermarsi anche fuori dei confini regionali. E' l'obiettivo di un ciclo di incontri organizzati dall'associazione Più di Cento – Tana per la legalità guidata da Salvatore Magarò, inaugurato a Castiglione Cosentino con la Rettrice dell'Università della Basilicata Aurelia Sole, originaria di Cosenza, alla quale è stato affidato anche l'incarico di presidente della Fondazione per Matera capitale della cultura 2019.
La Rettrice, sollecitata dalle domande di dieci giovani studenti dell'Università della Calabria, ha esposto le proprie valutazioni su diversi temi di attualità. «Parlare con i giovani è sempre piacevole – ha detto Aurelia Sole - Incarnano il cambiamento della società ed esprimono l'energia della nostra terra». Sul ruolo di Rettrice donna in una regione del Mezzogiorno, ha aggiunto: «Una scelta coraggiosa da parte dei miei colleghi. Io sono stata eletta da loro sulla base della fiducia, della stima, di una valutazione del lavoro svolto. Per me è stato un grandissimo onore e orgoglio essere arrivata a questo punto».
L'Università al sud assolve ancora alla funzione di ascensore sociale? «Certamente sì. In Basilicata, ma ritengo che in Calabria la realtà non sia diversa, moltissime iscrizioni sono accompagnate da una documentazione reddituale molto bassa. Queste famiglie non avrebbero la possibilità di far studiare altrove i propri figli. Per questo io dico che le nostre università sono presidi culturali. Gli atenei ubicati in territori fragili vanno incentivati, perché offrono ai giovani gli strumenti e le opportunità per migliorare le proprie condizioni economico-sociali». Salvatore Magarò, ideatore dell'iniziativa, ha spiegato di aver preso spunto nell'organizzare questo appuntamento, da una ricerca condotta alla Bocconi di Milano «secondo la quale – ha precisato – la mente umana fotografa e tende a ricordare persone ed eventi negativi rispetto a quelli positivi. Per questo ritengo sia necessario promuovere invece le tante eccellenze calabresi, che quotidianamente contribuiscono invece, a promuovere un'immagine positiva della nostra terra».
Salvatore Bruno