Un manifesto verde come la speranza, la stessa che gli organizzatori di Serre in Festival, nota kermesse promossa dall’associazione Condivisione presieduta dal parlamentare del Partito democratico, Bruno Censore, vogliono diffondere in un territorio, quello delle Serre, che ha bisogno di essere scosso, ma anche valorizzato per le innumerevoli bellezze paesaggistiche e storiche.


La lotta alla mafia

 

Dopo i diversi appuntamenti estivi, il festival ritorna e si concentra su un tema importante: la lotta alla mafia. Nel palazzo Chimirri di Serra San Bruno, l'argomento è stato introdotto ricordando uno dei maggiori protagonisti di questa battaglia, il generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso nel 1982, dopo pochi mesi dalla sua nomina a prefetto di Palermo. L’uomo di Stato è stato raccontato nelle pagine del libro Un papà con gli Alamari, scritto a sei mani dai figli Simona, Rita e Nando.
«Vogliamo aiutare le giovani generazioni ad acquisire valori fondanti, e la lotta alla illegalità lo è», ha dichiarato il parlamentare Censore.

 

La figura del generale Dalla Chiesa

 

Alla figlia del prefetto Dalla Chiesa, Simona, l’arduo compito di tratteggiare alle scolaresche presenti, la figura di suo padre. Un uomo che si è speso per la famiglia e per la Patria. «Nel libro descriviamo, da una parte, la microstoria della nostra quotidianità familiare, dall’altra, la grande storia di nostro padre, protagonista e martire della lotta contro la mafia», ha spiegato Simona.

 

«Le Istituzioni devono ribadire la propria presenza»


«Dare credibilità alle Istituzioni – ha affermato Guido Longo, prefetto di Vibo Valentia - significa ricordare anche queste figure che hanno fatto la storia della lotta alla mafia nel nostro Paese. Un impegno straordinario che si è dispiegato anche contro le forme più estreme di eversione terroristica durante gli anni piombo. Le Istituzioni non devono mai smettere di dare segnali forti. Devono sempre mostrare esplicitamente la loro presenza sul territorio».

All’incontro erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Serra San Bruno Luigi Tassone, il direttore di Serre in festival, Armando Vitale, il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia e la dirigente scolastica del Liceo scientifico G. Berto di Vibo Valentia, Caterina Calabrese. Quest’ultima ha rimarcato l’importanza educativa e formativa che esprimono eventi di questo tipo. «Appuntamenti come questo – ha detto la dirigente - devono essere frequenti. Noi abbiamo il dovere di trasmettere ai ragazzi determinati valori culturali. Questo libro educa alla legalità, perché rammenta momenti storici che rischiano di essere misconosciuti alle nuove generazioni, come gli anni di piombo e le origini della lotta alla mafia».