«Noi siamo i thegiornalisti e crediamo nel romanticismo». Appare a caratteri cubitali la filosofia della band italiana del momento che ieri sera ha incassato un sold out al “palacalafiore” di Reggio Calabria (foto Antonio Sollazzo). Anche se i fan hanno dovuto aspettare un mese dopo lo stop, a causa di una laringotracheite del leader del gruppo Tommaso Paradiso, non sono per nulla rimasti delusi. In migliaia sono giunti in riva allo Stretto da tutta la Calabria e anche dalla vicina Sicilia per l’unica tappa calabrese del loro “Love tour”, portato in riva allo Stretto dal promoter lametino Ruggero Pegna. Ed è proprio l’amore ad essere sempre al centro dei loro testi. Paradiso insieme a Marco Antonio Musella e Marco Primavera sono amatissimi soprattutto fra i giovani che a squarciagola hanno cantato i loro brani. Il concerto è stato aperto dal “l’ultimo giorno della Terra”, “senza”, “vieni e cambiami la vita”, un tripudio ai sentimenti e alla loro genuinità.

 

«Ci abbiamo messo un po’ ad arrivare fin qui - afferma Paradiso - è vero. Però che spettacolo incredibile. Reggio Calabria fai sognare». Ed un sogno la band l’ha regalata a due fan, Viki e Maia, che tra la folla sono state scelte per eseguire insieme a loro sul palco, “da sola- in the night” ed è stato subito un successo; anche se  le ragazze avrebbero dovuto più godersi il momento e non pensare al cellulare, scattandosi selfie in continuazione, tanto che sarà lo stesso Paradiso a farglielo notare. Il front man dei "Thegiornalisti" infatti, è diretto e ciò lo si evince facilmente dai brani che “parlano” direttamente al cuore senza però, mai perdersi in frasi fatte o stereotipi. L’amore, cantato dal gruppo, racchiude proprio l’essenza della purezza e della naturalezza che, ai tempi dei social, rischia di essere contaminato da filtri e pixel digitali. Con “questa stupida canzone d’amore” il palazzetto esplode e da lì in giù, per tutta la scaletta, sarà una festa musicale. Ma è nel finale che i “Thegiornalisti” eseguono le loro più grandi hit. “Riccione” e “completamente” erano obbligatorie e poi “felicità puttana” fa calare il sipario su un live travolgente che i calabresi non dimenticheranno.