Hanno ritinteggiato i locali del tribunale di Locri, ricevendo il plauso del Csm. Sono stati i detenuti del penitenziario locrese i protagonisti della mattinata al palazzo di giustizia, davanti ad una delegazione del Consiglio Superiore della Magistratura.


«Un momento di gioia per loro essere considerate persone normali – ha spiegato il presidente del tribunale Rodolfo Palermo - rinunciando alle pause pranzo per lavorare tutta la giornata nelle festività natalizie». Un esperimento a costo zero, tutto sovvenzionato dai magistrati, dal Consiglio dell’Ordine e dall’Amministrazione Comunale.

 

«La presenza del Csm significa che lo Stato non ci lascia soli – ha osservato il giudice Fulvio Accurso - Qui si realizza antimafia silente con i fatti, per restituire questi ragazzi alla società civile come uomini nuovi. Hanno sbagliato, come potremmo sbagliare tutti, ma ora stanno tornando alla vita attraverso la bellezza». Per il consigliere del Csm Luca Palamara «Anche senza risorse si può dare un segnale importante a proposito di prassi virtuose. Mi auguro – ha proseguito - che il 16 Maggio possa rimenare per sempre la giornata della legalità in Calabria». Anche il vicepresidente Giovanni Legnini ha espresso parole di plauso, definendo l’iniziativa che ha visto coinvolti i detenuti «Un eccezionale esempio di partecipazione attiva. Faremo in modo – ha concluso - che questa buona pratica venga menzionata e possa costituire un esempio per gli uffici italiani».

 

Ilario Balì