Solo lo 0.2 per cento del totale, una quota così piccola da essere inferiore perfino a quella del Molise. Il Fus, il Fondo unico per lo spettacolo nato nel 1985, è lo strumento governativo creato per sostenere i vari settori del mondo dello spettacolo, finanziando enti, istituzioni, organismi, associazioni e imprese. Ma, denuncia la Federazione italiana artisti Calabria, la quota destinata alla nostra regione è di pochi spiccioli. Ne abbiamo parlato con Pierpaolo Bonaccurso, che oltre a rappresentare Fed.It.Art per la punta dello stivale, è l’anima di TeatroP, compagnia teatrale con oltre quaranta anni di vita alle spalle. I suoi spettacoli hanno girato l’Italia e il mondo, animano eventi e festival. TeatroP è la carta di identità del teatro di strada e non solo.

 

Nato con Piero Bonaccurso, ora la passione e l’estro teatrale scorrono nelle vene del figlio Pierpaolo e in quelle delle compagna Greta. L’attenzione riservata dalla Regione Calabria alle compagnie di produzione teatrale è un buon passo in avanti, ci tiene a sottolineare Bonaccurso, il vice presidente Spirlì ha ridato ossigeno al fondo che era stato decurtato in modo considerevole, ma se si vuole veramente sostenere il teatro anche il governo deve fare la sua parte.

 

Il prossimo sette luglio Fed.It.Art incontrerà il direttore generale del settore Spettacolo del Mibact Onofrio Cutaia per affrontare anche questo argomento: «Chiederemo a gran voce che venga destinata alla Calabria una quota maggiore che poi possa essere distribuita tenendo in considerazione le sue caratteristiche. Al momento Lombardia, Lazio e Calabria, per fare un esempio, regioni profondamenti diverse vengono analizzate nello stesso modo. Chiediamo, invece, che i fondi vengano distribuiti in base ad un’analisi territoriale e che la quota calabrese consenta quanto meno le nove compagnie di produzione teatrali riconosciute».