"Domani 10 febbraio, nel "Giorno del ricordo" delle circa 20.000 vittime delle foibe e del drammatico esilio di 350.000 esuli italiani da Fiume, dall'Istria e dalla Dalmazia, vogliamo ricordare il sacrificio di tanti poliziotti appartenenti all'ex Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza".

 

E' quanto dichiara Giuseppe Brugnano, segretario generale regionale calabrese e responsabile dell'ufficio relazioni esterne del Coisp, il sindacato indipendente di Polizia, nella ricorrenza del 10 febbraio, giornata istituzionale per ricordare le vittime delle foibe.

 

"In particolare - dice Giuseppe Brugnano - non vanno dimenticati gli 89 poliziotti della Questura di Fiume che dopo il 3 maggio 1945 - data della violenta occupazione della città da parte delle milizie jugoslave di Tito - furono infoibati nei dintorni di quella città, pur in assenza di qualsivoglia carico di accusa nei loro confronti. A tal proposito, infatti, è opportuno evidenziare che la Questura di Fiume non partecipò ad alcuna azione di rappresaglia nei confronti di civili slavi ne' di partigiani; ciononostante, come la storia ha ben chiarito, gli appartenenti alla Questura di Fiume furono uccisi con un unico capo di imputazione ed un'unica colpa: essere italiani.

 

Fra l'altro, - continua Brugnano - tutto questo accadde alla Questura famosa per essere stata guidata dall'eroico Commissario Giovanni Palatucci, il quale salvò moltissimi ebrei, perseguitati specialmente all'indomani dell'arrivo nazista a Fiume dopo l'otto settembre del 1943. Sono tutti dati reperibili nel libro "Le vittime di nazionalita' italiana a Fiume e dintorni dal 1939 al 1947" a cura della Società di Studi Fiumani e dell'Istituto Croato per la Storia di Zagabria". (Agi)