«Fino a quando ci sarà questo governo ci sarà sempre il segno più davanti ai numeri delle risorse per la scuola». Ha chiosato così il suo intervento il sottosegretario all’Istruzione  Davide Faraone, intervenuto a Lamezia Terme a chiudere i lavori del seminario di presentazione del nuovo Programma Operativo Nazionale per la Scuola “Competenze ed ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Le risorse previste nella riforma, la famigerata legge sulla Buona Scuola, verranno, infatti, affiancate dalle risorse comunitarie previste nei pon e indirizzate prevalentemente alla formazione di docenti e personale della scuola, l’internazionalizzazione, la scuola digitale, la modernizzazione dei laboratori e il miglioramento delle infrastrutture.


Ecco perché serve, ha puntualizzato Faraone, una programmazione in sinergia con la Buona Scuola. «Finalmente le scuole hanno le risorse economiche ed umane per fare funzionare l’agognata autonomia», ha aggiunto ancora il membro del governo, per nulla preoccupato dalle manifestazioni di protesta degli insegnanti. «Si tratta di minoranze – ha commentato -  la maggior parte dei docenti sta apprezzando la riforma perché vede che sono raddoppiati i soldi per il funzionamento delle scuole, sono raddoppiati gli insegnanti e ne sono stati assunti 180 mila, molti dei quali nel Mezzogiorno. La qualità della Riforma è diventata, insomma, oggettiva».


Per Faraone bisogna ora lavorare sui decreti attuativi, che devono diventare gambe e braccia della legge 107. «Vogliamo spendere tutto e bene», ha rimarcato Faraone, secondo cui si punterà molto sul trittico valutazione, formazione e autonomia.


All’incontro, rivolto a tutte le scuole calabresi,  hanno presenziato  il Direttore generale dell’USR Calabria Diego Bouchè e Anna Maria Leuzzi dirigente del Miur, Ufficio IV Programmazione e gestione dei fondi strutturali.