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Nel mese contro la violenza sulle donne, PRIVATA, il progetto nazionale sul femminicidio e la violenza di genere, approda in Calabria, a Cosenza, arricchendosi di nuovi elementi e spunti di riflessione. E proprio oggi il rapporto Eures sul femminicidio in Italia rende noti dei dati sconcertanti. Il 2013 ha rappresentato "anno nero" per il femminicidio nel nostro Paese, il più cruento degli ultimi sette, con un incremento del 14% rispetto al 2012. L’ anno passato ha presentato la più elevata percentuale di donne tra le vittime di omicidio mai registrata in Italia, pari al 35,7% delle vittime totali (179 sui 502): nel '90, le donne uccise erano appena l'11,1% delle vittime totali. Sempre nel 2013, quasi il 70% dei femminicidi è avvenuto in famiglia, il 92,4% per mano di un uomo. Per 10 anni quasi la metà dei femminicidi è avvenuto al Nord, dal 2013 c’è invece stata un’inversione di tendenza sul piano territoriale, divenendo il Sud l’area a più alto rischio con 75 vittime ed una crescita del 27,1% sull’anno precedente
“Privata” in tour per l’Italia dall’8 marzo scorso intende focalizzare l’attenzione su questo grave problema mediante il linguaggio dell’arte contemporanea e dei laboratori didattici nelle scuole.
La mostra è stata inaugurata sabato 15 novembre, presso l’archivio di Statto di Cosenza, con un convegno dal titolo “Stop al Femminicidio: d'arte e d'amore mai più Privata!”. Presenti anche numerosi familiari di donne calabresi vittime di femminicidio.
Sette gli artisti coinvolti nel progetto: Federica Amichetti, Alessandra Baldoni, Mirko Canesi, Mandra Cerrone, Giovanni Gaggia, Francesca Romana Pinzari, Rita Soccio, con la partecipazione straordinaria delle giornaliste Nikla Cingolani e Tamara Ferrari. Le loro opere dal forte impatto emotivo, ma che hanno stupito il pubblico italiano per la capacità di denunciare il fenomeno con delicatezza, saranno esposte presso l’Archivio di Stato di Cosenza che ha sede nell'antico e suggestivo convento dei Minimi di San Francesco di Paola. Alla mostra d’arte contemporanea, curata da Federica Mariani, sarà collegata per l’occasione un’altra esposizione “Storie di donne e di violenza nei secoli passati”, a cura dell’Archivio di Stato con documenti sul femminicidio in Calabria.
Ma la tappa calabrese di PRIVATA presenterà anche un'altra novità: oltre alle opere esposte nelle varie tappe italiane (alcune delle quali hanno anche ottenuto riconoscimenti internazionali) sarà presentata per la prima volta al pubblico l’opera “stigmata” di Attinia, artista che lavora con diversi mezzi espressivi e che per questa occasione presenta un video provocatorio e tagliente che non lascerà indifferenti.
Il progetto PRIVATA, che utilizza diversi linguaggi e soprattutto quello visivo per scuotere le coscienze, ha iniziato la sua corsa l’8 marzo alla Mole Vanvitelliana di Ancona, proseguendo poi all’Art Hotel Gran Paradiso di Sorrento e nella Chiesa Di San Giovanni Evangelista di Penne (Pescara). Dopo Cosenza, la mostra proseguirà il suo tour con appuntamenti in altre città e laboratori didattici nelle scuole.