Citrigno (Anec Calabria): «Dobbiamo riaprire con la certezza di non richiudere». Incontro col ministro Franceschini a marzo, probabile ripresa per Pasqua... contagi permettendo
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Una data di luce in sala che si allontana sempre di più. Cinema e teatri resteranno chiusi, questo è l’orientamento del Comitato tecnico scientifico che si è riunito nei giorni scorsi e ha deciso di posticipare il rientro del pubblico nelle sale. Ma per gli esercenti non è un colpo al cuore perché tirare su le saracinesche non è cosa che si può fare dall’oggi al domani, il rischio è di “bruciare” gli incassi più che godere degli introiti.
Del doman non c'è certezza
«Meglio aspettare tempi migliori – spiega Giuseppe Citrigno, presidente Anec Calabria che rappresenta gli esercenti cinema -. I distributori sono stati chiari e l’hanno detto a chiare lettere al ministro: dobbiamo essere sicuri. C’è bisogno di sicurezza, di aprire senza la paura di richiudere dopo poco, altrimenti si rischiano di buttare a mare migliaia di euro di promozione».
A ottobre erano pronti ai nastri di partenza dei pezzi da Novanta, film italiani attesissimi come “Diabolik” e “Freaks out” (girato in parte in Calabria) e “Non ci resta che il crimine”. Le pubblicità promozionali erano già partite e alla fine i distributori ci hanno rimesso più di 200mila euro.
La proposta al ministro per recuperare
«Il via deve essere certo e valido per tutto il territorio nazionale, se si riapre a macchia di leopardo, con qualche regione sì e qualcuna no, allora non se ne fa niente». Gli esercenti hanno chiesto a ministro Franceschini, riconfermato alla guida del Dicastero dei Beni e delle Attività culturali, un incontro il prossimo 10 marzo per fare il punto e decidere una data per la ripartenza (che potrebbe essere fissata intorno alla metà di aprile, curva di contagi permettendo). Per recuperare il tempo perduto la proposta degli esercenti è quella di prolungare la stagione, coprendo anche i mesi estivi, un po’ come si sta proponendo per la scuola.
«In America – dice Citrigno – tra luglio e agosto debutteranno film come “Top Gun 2” e “Fast and Furious 9”. Oltreoceano la stagione estiva è sempre molto generosa ai botteghini ma anche qui possiamo tentare di allungarci, se ci sono bei film la gente al cinema ci va. Pensiamo ai casi di “Harry Potter” o di “Spiderman – Far from Home” o del “Re Leone”».
Streaming flop
La strada dello streaming non si è rivelata proficua. A parte qualche titolo internazionale, che ha debuttato su piattaforme come Disney+ o Sky, gli altri esperimenti on demand, soprattutto di opere italiane, sono state un buco nell’acqua. Questo ha portato i produttori a mettere un freno al trend e a gettare nell’online solo titoli che non avrebbero fatti disastri al botteghino.
«Anche se gli incassi dei nostri blockbuster in tempi normali avrebbero portato a casa almeno 10 milioni, possiamo pronosticare che, attendendo la sala, almeno quei 5 o 6 milioni di euro, film come “Diabolik” o “Freaks out”, riusciranno a incassarli. Metterli online sarebbe un disastro, anche Verdone è fermo da più di un anno».
Il peso dell'attesa
Due stagioni di chiusura cominciano a pesare sul settore. «In questo momento complicato devo dire che il ministero c’è stato vicino con i Ristori. Franceschini ha promesso nuovi aiuti se il settore fosse rimasto blindato fino a Pasqua e anche la Regione Calabria si è ricordata di noi con un bando dedicato. Ora l’unica cosa che possiamo fare è la cosa più difficile: aspettare».