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Crotone - Scoppia la polemica sul progetto di un parcheggio in prossimità del sito archeologico di Capo Colonna, a Crotone. Il ministro per gli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta ha scritto, ieri, al collega di Governo Dario Franceschini chiedendo un suo intervento per impedire la pavimentazione di una parte del sito archeologico.
La lettera della Lanzetta - “Amici archeologi, oltre ad associazioni culturali e ambientaliste di cui sono socia (Fai, Legambiente) – ha scritto la Lanzetta - mi hanno informato di un intervento in atto nel parco archeologico da parte della Sovrintendenza unitamente al Comune. L'intervento, finanziato con fondi per la valorizzazione dei beni culturali e archeologici, ha portato allo scavo di parte dell'antico Foro di età romana, ma prevede anche la pavimentazione della medesima area per destinarla a parcheggio della chiesa ivi esistente, coprendo irrimediabilmente i manufatti emersi dallo scavo del Foro”.
“Questo esito assurdo si somma ad altri interventi improvvidi già in passato attuati nella città di Crotone da parte del Comune, segnali ripetuti di una scarsissima attenzione e considerazione delle proprie ricchezze culturali. Non mi rivolgo - conclude la Lanzetta - ai responsabili del tuo ministero in Calabria ma mi rivolgo direttamente a te, conoscendo la tua grande sensibilità per la conservazione e la valorizzazione della nostra storia e - conclude - del nostro passato”.
In seguito alle dichiarazioni del Ministro Lanzetta, il sindaco di Crotone Peppino Vallone, non ha esitato a replicare e, nello scrivere al Primo Ministro Renzi, definisce “inaccettabili ed offensive” le esternazioni della titolare del dicastero agli Affari regionali.
La replica di Vallone - “Considero – scrive Vallone – la recente esternazione della ministro Maria Carmela Lanzetta, rispetto a quanto si sta verificando nel sito archeologico di Capo Colonna, improvvida, inaccettabile, imprudente e offensiva. Chiunque ricopra incarichi istituzionali, un ministro della Repubblica in particolare, ha il dovere di conoscere fatti e circostanze prima di emettere giudizi generici fondati sul sentito dire e non sulla conoscenza specifica di fatti. Così si ragiona al mercato, non nelle stanze dove si ricoprono importanti incarichi istituzionali dello Stato".
"Lo dico con chiarezza, signor presidente del Consiglio – scrive il primo cittadino di Crotone – non mi sento rappresentato da questo ministro. Lanciare accuse generiche ed immotivate, senza averne una diretta conoscenza, senza sentire le istituzioni locali, è un grave segnale di pressappochismo istituzionale e politico. Le esternazioni gratuite e infondate del ministro, non fanno che alimentare un clima altamente confuso, senza portare nessun contributo in termini di chiarezza che ci si aspetterebbe da un rappresentante del governo”.
“Lo sostengo con profondo rammarico, ma anche con assoluta consapevolezza: appare evidente che il ministro è inadeguato - conclude - al ruolo istituzionale che ricopre”.