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Per il grande pubblico televisivo resta sempre Luca Bartoli, il coraggioso magistrato di provincia, protagonista delle prime tre serie di “Sospetti”, la fiction che ha sbancato l’auditel tra il 2000 e il 2005. Un personaggio scomodo, ma nello stesso tempo simbolo di integrità morale, al punto che alcuni opinionisti del tempo lo utilizzarono come modello di dirittura etica.
Sebastiano Somma, attore a 360 gradi (teatro, cinema e ovviamente televisione), non rinnega quell’esperienza artistica che gli ha regalato un’incredibile popolarità. Ma nello stesso tempo è da anni impegnato a dimostrare la sua straordinaria versatilità di attore, cimentandosi in testi sacri del teatro che resta la sua grande passione. Prima “Il giorno della civetta” e “A ciascuno il suo”, tratti dai romanzi di Leonardo Sciascia, poi questo “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller, in cui interpreta il protagonista Eddie Carbone, ruolo che fu del grande Raf Vallone nel film di Sidney Lumet. Lo spettacolo sarà in scena venerdì, alle 21, al teatro Politeama-Mario Foglietti.
Attraverso questo meticoloso e serio percorso artistico, Sebastiano Somma si è sganciato dallo stereotipo di “bello e tenebroso” delle fiction televisive (per la verità ha interpretato anche un ruolo di notevole intensità, come padre Serrano in “Madre Teresa”) per indossare i panni di un attore maturo, cosciente del proprio talento e quindi in grado di affrontare anche le più delicate “prove di recitazione”.