Un salto indietro nei secoli per rivivere il fascino della vita popolana e di corte al tempo dei principi Carafa, casato di origini napoletane che ebbe in feudo Roccella e del quale si conserva ancora l’antica residenza: il palazzo fortificato e l’adiacente chiesa matrice sulla rupe, affacciata sul mare, che ospita il complesso monumentale conosciuto come Castello Carafa. A proporlo il corteo storico quest’anno giunto alla decima edizione, promosso dall’amministrazione comunale di Roccella Jonica, su iniziativa dell’assessorato alla Cultura guidato da Bruna Falcone, per valorizzare la storia dei Carafa della Spina che ebbero un ruolo determinante per lo sviluppo di Roccella e del comprensorio della Locride.

«È stato davvero estenuante il lavoro per organizzare questa edizione che volevamo fosse memorabile sia nei contenuti che per gli spettacoli. Il corteo è una manifestazione volta a far conoscere la storia e le nostre radici alle nuove generazioni in modo alternativo - ha spiegato l’assessore Falcone, anche lei tra i figuranti – siamo soddisfatti della presenza in corteo dei ragazzi delle nostre scuole. Si tratta di una storia poco conosciuta e assente nei programmi scolastici, ma che merita di essere raccontata. Il nostro intento è quello di divulgare le nostre origini e far sapere da dove veniamo.

Al centro della kermesse Fabrizio Carafa, primo Principe della Roccella e Principe del Sacro Romano Impero. Una figura di primo piano commemorata, insieme ad altri personaggi del suo casato, personalità religiose, politiche e culturali del tempo, cavalieri dell’Ordine di Malta, nobili e popolani, dai numerosi figuranti che hanno sfilato e recitato in costume d’epoca.