Ospite di Dentro la notizia su LaC Tv ha affrontato l’emergenza legata allo sgombero del nosocomio cittadino in vista dei lavori di adeguamento antisismico. L’ipotesi più gettonata è l’allestimento di un ospedale da campo: «Mi preoccupa il silenzio di Occhiuto, lo chiamerò»
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Trasferire i reparti a Tropea o allestire un ospedale da campo? Il servizio sanitario erogato a Vibo Valentia si trova davanti ad un bivio fondamentale.
A febbraio dovrebbero iniziare i lavori di adeguamento sismico dell’ospedale Iazzolino, con una dotazione di 25 milioni a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, quindi da concludere entro il 2026.
Ma in pochissimi credono che i disagi a sanitari e utenza si protraggano per soli quattro mesi, come immaginato dai più ottimisti.
Tra questi non c’è il sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, ospite dell’approfondimento “Dentro la notizia” andsato in onda su LaC Tv (rivedi qui la puntata) quest’oggi condotta da Pier Paolo Cambareri e da Enrico De Girolamo, vicedirettore di LaC News24 e direttore de Il Vibonese.it.
È un incubo senza fine, insomma, quello che si sta vivendo sul territorio, già abbondantemente depauperato di servizi essenziali all’ospedale di Vibo e di posti letto.
Il cantiere per l’adeguamento antisismico dovrebbe aprire a febbraio prossimo allo Jazzolino, ma saranno – presumibilmente – i mesi estivi quelli in cui si concentreranno maggiormente i disagi. Questo lasso di tempo, per il primo cittadino di Vibo Valentia, potrebbe essere occupato per allestire un ospedale da campo.
«Se si trasferiscono i reparti a Tropea è la morte per lo Jazzolino»
Romeo sembra assolutamente contrario a trasferire i reparti interessati – come la chirurgia e le sale operatorie – all’ospedale di Tropea: «Sarebbe la morte dell’ospedale Jazzolino, che verrebbe depotenziato in maniera forse irreversibile», afferma senza mezzi termini.
«L’ospedale di Vibo – spiega il sindaco - non serve solo il capoluogo ma tutta la provincia. Se i servizi si spostano altrove si determineranno gravi disagi per chi vive nell’entroterra che, a sua volta, sarà costretto a guardare altrove, a Catanzaro o Lamezia su un versante, a Reggio sull’altro. Tutto ciò comporterebbe un ulteriore calo di produttività del sistema sanitario locale. Per questo dovremmo chiedere alla Regione una deroga sulla spesa storica che ha determinato gli scompensi enormi nello Jazzolino».
«I reparti devono restare a Vibo. Ipotesi sanità privata convenzionata?»
Il sindaco sottolinea poi come l’ospedale cittadino sia già (stato) vessato da tutta una serie di disservizi, e quindi, l’ipotesi di un trasloco a Tropea potrebbe rappresentare il colpo di grazia.
Romeo, dunque, è netto: «I servizi ospedalieri devono restare in città». In alternativa all’allestimento di un ospedale da campo, non esclude che la soluzione potrebbe essere offerta anche da una struttura privata ma convenzionata con il sistema sanitario pubblico. «Potrebbe essere una soluzione – dice ancora il sindaco – ma non credo che la triade prefettizia che governa l’Asp di Vibo Valentia l’abbia valutata. In ogni caso è una decisione che spetta a loro, per quanto mi riguarda chiedo solo che i reparti non vengano spostati fuori dal perimetro cittadino». Maggiori elementi, spiega il sindaco, si avranno dopo l’incontro in prefettura in programma questo pomeriggio
«Mi preoccupa il silenzio di Occhiuto»
«Mi preoccupa il silenzio del centrodestra e del commissario alla Sanità, Roberto Occhiuto – sottolinea poi Romeo – anche se ho l’impressione che non ne sappia nulla di tutta questa storia, per questo lo chiamerò nelle prossime ore».
Romeo appare doppiamente preoccupato, quando inizia a parlare di appalti pubblici, e non nasconde che i tempi dei lavori allo Jazzolino possano durare molto di più di quattro mesi.
«Non credo basteranno, come dicono. Alle nostre latitudini, la difficoltà non è aprire i cantieri, ma chiuderli, e questo lo dico in base all’esperienza di quelli ereditati dalla passata amministrazione. Credo che i disagi allo iazzolino dureranno non quattro mesi ma un anno».
«Ricevuto il progetto esecutivo del nuovo ospedale, mi fa ben sperare»
In soccorso non potrà giungere di certo l’ospedale nuovo di Vibo Valentia – da 190 milioni di euro – atteso da vent’anni. «Onestamente – chiosa Enzo Romeo – non ho contezza precisa di ciò che sta avvenendo. Vedo che il cantiere è operativo e il Comune ha ricevuto il progetto esecutivo. Questo mi fa ben sperare».