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Una guarigione che ha del miracoloso, avvenuta fra novembre e dicembre del 2015, ripresa anche dall’edizione odierna del Corriere della Sera in un articolo a firma di Sergio Rizzo.
Il miracolato in questione è l’ex dirigente del settore Spedalità privata accreditata dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro, vincitore di una causa per patologia di servizio a causa, scrive il giudice del lavoro Silvana Ferrentino, “di una depressione endoreattiva - ovvero disturbo cronico con ansia e umore depresso- contratta nell’esercizio e a causa del tipo di attività svolta”.
In particolare, Mauro, avrebbe mal sopportato lo stress derivante dal suo ruolo di dirigente, debilitato, si legge nella sentenza, da “stati di disagio con grosso carico di responsabilità, continue pressioni dall’esterno, conflitti, segnalazioni effettuate tramite la stampa locale, un continuo stato di stress fisico ed emotivo dell’ambiente di lavoro nonché dagli alterati negativi rapporti con l’utenza e i superiori”.
Una serie di condizioni protratte nel tempo che lo avrebbero condotto ad ammalarsi, ma che non gli avrebbero impedito, un mese dopo la sentenza del Tribunale che accoglieva la sua istanza, di diventare direttore generale della stessa Asp cui aveva fatto causa, nominato dalla giunta Oliverio per rimettere in sesto un settore alle prese con innumerevoli criticità.