VIDEO | Il presidente della sezione Calabria della Società italiana di Pediatria Domenico Minasi conferma la necessità di provvedere urgentemente alla mancanza di una unità complessa: «Abbiamo già un documento pronto per essere presentato a Occhiuto»
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Dopo la tragica morte della piccola Ginevra i riflettori sono puntati sull’assenza di una unità complessa di terapia intensiva pediatrica in Calabria. Diverse sono state le posizioni assunte in queste giorni e a chiarire la posizione medica è stato Domenico Minasi presidente della sezione Calabria della Società italiana di Pediatria. La battaglia portata avanti dall’allora garante per l’infanzia Antonio Marziale sfociò in un documento dal commissario Scura che, però, in sei anni non ha mai visto la luce.
«Quell’iniziativa – spiega il dottor Minasi – che doveva essere seguita in maniera concreta avrebbe poi dovuto portare alla realizzazione di una nuova struttura ma probabilmente si sarà arenata nelle sabbie mobili di tutti i commissari che si sono succeduti e che certamente non hanno brillato per interesse nei confronti della nostra regione. Oggi questo triste episodio riporta alla luce questo argomento e credo che, arrivati a questo punto, bisogna andare fino in fondo e avere la forza di incominciare a pensare a una sanità diversa per questa terra».
Minasi esamina le carenze guardando all’intero settore dell’emergenza urgenza pediatrica e le lacune sono tante. Proprio per questo un documento, che prevede la realizzazione di una unità complessa di terapia intensiva pediatrica e altri due reparti per coprire tutta la regione, è già pronto per essere presentato anche al governatore Roberto Occhiuto. «Questa è una situazione che va affrontata in maniera radicale e urgente e questi interventi vanno inquadrati in un’ottica più ampia, guardando a un processo di riorganizzazione globale dell’assistenza pediatrica nella nostra regione. Noi come società italiana di pediatria abbiamo già pronto un documento in cui tracciamo le linee di indirizzo per il miglioramento dell’appropriatezza organizzativa delle cure pediatriche nella nostra regione. Si tratta di un documento – conferma Minasi – molto articolato e complesso che rappresenta una proposta concreta su quelle che sono le iniziative da intraprendere per dare una svolta vera a questo settore e i tempi di realizzazione non sono lunghi».
Ma un documento analogo era già stato presentato nel 2016 senza che, oltre le rassicurazioni, sia stato mai mosso un passo verso la realizzazione. «Come purtroppo accade spesso nella nostra regione – ha concluso Minasi – questi documenti vengono dimenticati in cassetti polverosi e nessuno se ne fa carico. Questo non significa, però, che noi ci siamo arresi anzi dobbiamo continuare a impegnarci a trovare soluzioni nuove per dare risposte vere ai bisogni di salute dei bambini calabresi e che possa dare ai bimbi calabresi la sanità che meritano».