L'annunciata “leale collaborazione” sta prendendo decisamente una piega inaspettata ad appena una settimana di distanza dall’insediamento dei due commissari nominati dal Governo per rimettere in ordine i conti della disastrata sanità calabrese.
Al tentativo ordito dalla ministra alla Salute, Giulia Grillo, di insidiare le nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi, la Regione sembra adesso rispondere con un doppio fuoco di fila. Non solo l’ufficializzazione delle tanto contestate nomine, ratificate nella riunione di Giunta odierna, ma pure l’innesco di un contezioso dinnanzi al Tribunale amministrativo regionale con lo scopo di far decadere dal suo ruolo il sub commissario, Thomas Schael, per una presunta incompatibiltà. Il provvedimento che dà il formale via libera alla proposizione di un ricorso in sede amministrativa è stata deliberato nella medesima riunione di Giunta e fa leva sul contenzioso del valore di 440mila euro che il vice di Cotticelli ha ancora pendente con la Regione Calabria.

 

Il 6 dicembre scorso alla Cittadella regionale si era, infatti, deciso di costituirsi nel giudizio promosso dal sub commissario dinnanzi alla Suprema Corte di Cassazione, dopo che la Corte d’Appello di Catanzaro – Sezione Lavoro - aveva rigettato il ricorso avanzato nei confronti della Regione Calabria e dell’Asp di Crotone. Il giorno dopo vi sarebbe stata l’ufficializzazione della sua nomina a sub commissario ma si è dovuto attendere oltre un mese perché al decimo piano della Cittadella ci si decidesse ad intraprendere la via dello scontro amministrativo. Deliberata, forse non a caso, nel giorno in cui si tenta di tracciare il perimetro delle competenze regionali in materia sanitaria.

 

Luana Costa