«Il commissariamento della sanità calabrese è illegittimo». È quanto dichiarato dalla deputata grillina Dalila Nesci, che oggi ha presentato alla Camera un'interpellanza per la revoca del commissario e del sub-commissario per il rientro dal disavanzo della sanità calabrese, cui ha risposto Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute.

 

La parlamentare M5s ha spiegato che per legge, con la scadenza del commissariamento, il governo deve restituire alla Regione le competenze in materia di sanità. A questo punto è la Regione che deve andare avanti con il piano di rientro. Solo a questo punto se va male il governo può diffidare la Regione ed eventualmente commissariarla, in caso di manifesto immobilismo».

 

Dalila Nesci denuncia come il commissariamento sia stato tacitamente prorogato, senza alcuna norma di legge che lo permettesse.
Per la parlamentare il commissariamento della sanità calabrese ha due obiettivi: «testare una sottrazione di poteri locali, che a breve sarà applicata al resto dell'Italia; utilizzare le risorse della Regione per foraggiare il revisore Kpmg e per assegnare consulenze inutili quanto vergognose».


La Nesci in conclusione dichiara che dinanzi al «perseverare del governo nell'errore chiederemo conto alla magistratura ordinaria e contabile anche dell'immobilismo del governatore Mario Oliverio».