«Il presidente Occhiuto, in risposta alle nostre puntuali e documentate osservazioni sulla situazione della Sanità in Calabria, non ha trovato niente di meglio che “sorridere”. Noi pensiamo invece ai calabresi che piangono e purtroppo spesso muoiono perché devono aspettare due anni per un banale esame cardiaco salva vita e crediamo che l’atteggiamento del governatore sia oltraggioso nei loro confronti». È quanto dichiara in una nota Giuseppe Mazzuca, presidente del consiglio comunale di Cosenza.

«Occhiuto, se proprio non è in grado di guidare il settore sanitario in veste di commissario e a tal proposito le sue dimissioni sarebbero doverose e comunque tardive – continua l’esponente dem – dovrebbe almeno in qualità di presidente della Giunta regionale, esercitare un’attività di controllo sulla gestione delle Aziende sanitarie provinciali. Purtroppo, a quanto pare e considerate le frequenti “visite” della Guardia di Finanza, non è in grado di fare nemmeno quello. Anzi, per come è emerso dall’inchiesta dell’Espresso, che riprende fatti e documenti che avevamo già portato all’attenzione della stampa e del Parlamento nello scorso luglio, la Calabria fa scuola, dietro al caos gestionale dei conti della sanità si profila non solo un’inefficienza sistematica ma anche una deliberata volontà di favorire l’intermediazione di aziende private, con danni inimmaginabili per i calabresi e soprattutto per le fasce più deboli della popolazione a cui è di fatto negato l’accesso alle cure».

«Però Occhiuto ride. Gente allegra il ciel l’aiuta», conclude Giuseppe Mazzuca.