Il contenzioso si basava su una quota dei compensi, dovuti e mai elargiti da sei anni, alle Unità di Cure primarie, una delle forme associative previste
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L’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro ha approvato, nei giorni scorsi, le prime delibere con cui si concludono le vertenze con i medici di medicina generale.
Il contenzioso durava dal 2018 e, complice anche il periodo pandemico, non aveva trovato soluzione – fanno sapere dall'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro – con i medici di famiglia che avevano già impostato un ricorso giudiziario.
La vertenza
La vertenza si basava su una quota dei compensi, dovuti e mai elargiti da sei anni, alle Unità di Cure Primarie, una delle forme associative previste per l’assistenza sul territorio.
L’accordo è stato raggiunto dopo una lunga trattativa, complicata anche dalla difformità gestionale adottata nel passato dai tre Distretti sanitari che compongono l’Azienda. Le delibere approvate recepiscono l’accordo raggiunto nel Distretto di Soverato e Lamezia, mentre entro fine mese è previsto un incontro, auspicabilmente risolutivo, per il Distretto di Catanzaro.
«La fine di questo contenzioso - recita una nota diramata dall'Asp di Catanzaro – consentirà di superare la fase di stallo in cui versa la medicina del territorio, con il rilancio definitivo delle forme di aggregazione territoriale in tutta la Provincia. È un accordo che tutte le parti coinvolte hanno fortemente voluto; l’Azienda, nel ringraziare i rappresentanti dei Medici di medicina generale, auspica che con la stessa volontà si proceda ora per rafforzare la sanità territoriale, unico vero strumento, promosso anche dal PNRR, per attenuare la pressione sugli ospedali e dare risposte concrete di salute di prossimità ai cittadini».