Audizioni per valutare la bontà dell'operato dei vertici delle aziende nominati dall'allora commissario ad acta, Guido Longo. Non sono da escludere avvicendamenti all'orizzonte (ASCOLTA L'AUDIO)
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Si tenta di tirare le fila sull’operato dei commissari straordinari delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi; i vertici insediati dall’allora commissario ad acta, Guido Longo, e ancora saldamente alla guida delle aziende per effetto del decreto Calabria bis. Più volte l’attuale commissario e presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha dichiarato la sua intenzione di avviare un giro di vite ai vertici sostituendo o rimuovendone qualcuno sulla base dell’attività svolta.
Verifiche periodiche
Sfumata, infatti, la carta della modifica del decreto Calabria, l’unica strada rimasta percorribile è quella di valutare la bontà dell’operato attraverso le verifiche periodiche. Già nei mesi scorsi ai commissari straordinari erano state richieste apposite relazioni da rimettere al vaglio di Agenas, l’agenzia del ministero della Salute chiamata ad esprimere un giudizio sulle azioni condotte in quasi due anni di attività.
Convocazioni
E domani dovrebbe concludersi il ciclo di valutazioni. Tutti i commissari straordinari sono stati, infatti, convocati per sostenere una “audizione” con un’apposita commissione di Agenas, che potrebbe poi culminare nella stesura di un rapporto. Già nelle scorse settimane un gruppo di esperti aveva effettuato una prevalutazione nel solco di quanto previsto dal decreto Calabria bis.
Il decreto Calabria
Al comma 6 dell’articolo 2 si dispone in capo al commissario ad acta la verifica periodica dell’operato dei commissari straordinari, «ogni tre mesi in relazione al raggiungimento degli obiettivi di cui al programma operativo 2019-2021. In caso di valutazione negativa del commissario straordinario, ne dispone la revoca dall'incarico, previa verifica in contraddittorio».
Cambio ai vertici?
Sin qui quanto previsto dalla norma. Non è tuttavia ancora chiaro se l’avviata fase di verifiche si concretizzerà poi in un reale avvicendamento ai vertici delle aziende delle aziende sanitarie e ospedaliere.