VIDEO | Risultano inutilizzati fondi stanziati dal Governo per l'emergenza Covid e risorse comunitarie finalizzate a rafforzare la rete ospedaliera e territoriale. A certificarlo sono da ultimi il ministero della Salute e il Mef (ASCOLTA L'AUDIO)
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Si fa presto a declinare ogni responsabilità, soprattutto quando le deleghe alla sanità sono sottratte da anni alle mani della Regione. E però il confine diventa assai labile se la gestione dell'emergenza è divenuta condivisa - alla Protezione Civile la funzione di delegato del soggetto attuatore - e se la nomina dei commissari straordinari delle aziende sanitarie e ospedaliere hanno ottenuto anche il placet della Cittadella - per inaugurare una nuova stagione di collaborazione con la struttura commissariale.
Sanità, l'ira della Regione contro i commissari
Ma la pratica dello scaricabarile è sempre in voga, e l'ultimo esempio si è avuto in una delle ultime riunioni dell'unità di crisi durante la quale si è abbattuta inesorabile la reprimenda sul capo dei commissari straordinari per il mancato impegno dei fondi destinati all'assunzione di personale. Al termine della riunione il presidente ff della Regione, Nino Spirlì, non ha mancato di trasmettere a mezzo stampa l'aut aut ai commissari: «Basta scuse, chi non se la sente di andare avanti si faccia da parte» aveva tuonato. Era il 3 settembre e a dar la stura al reggente la montagna di denaro accantonato e inutilizzato.
Fondi per l'emergenza Covid accantonati
La circostanza già emersa nella relazione della Corte dei Conti, viene confermata anche nell'ultimo verbale del tavolo di verifica interministeriale con qualche dettaglio in più. Intanto, gli importi: nel quarto trimestre 2020 si registrano accantonamenti pari a 81.759mila euro a fronte di un finanziamento Covid di 115.059mila euro. Si tratta dei tre successivi decreti (18/34/104) emanati dal Governo nell'imminenza del dilagare della pandemia - da marzo ad agosto 2020 - per potenziare il sistema sanitario. Ebbene, il ministero della Salute e il Mef ricordano che, per legge, lo scorso 15 giugno si sarebbe dovuto effettuare un monitoraggio sulla base di una specifica relazione di dettaglio trasmessa dalle Regioni, all'esito del quale le risorse sarebbero potute essere impiegate a valere sul Fondo sanitario nazionale 2020.
Sanità, Calabria inadempiente
Ma la Calabria - al 22 luglio - non aveva ancora trasmesso la relazione. E dagli accantonamenti in bilancio emerge che il 71% dei fondi sia ancora rimasto inutilizzato. Esattamente quegli 81 milioni di euro divenuti pomo della discordia nella famosa riunione dell'unità di crisi culminata nell'invito, rivolto ai commissari, a rimettere il mandato. E qui il giallo si infittisce: la Cittadella contesta alle aziende di non aver impegnato le risorse rimaste intonse sul groppone della Regione mentre le aziende fanno spallucce contestando di non aver ricevuto alcuna comunicazione di riparto dei fondi o di autorizzazione alla spesa.
Ferme le risorse Ue per rafforzare gli ospedali
Ma il caso è tutt'altro che isolato. Sempre bloccate nelle casse della Regione risorse quasi doppie alle precedenti ma, questa volta finanziate, con la linea Por-Fesr 2014/2020. Secondo quanto riferito dal commissario ad acta nella riunione del tavolo interministeriale gli importi ammontano a 175 milioni di euro. Ad oggi, tuttavia, neppure un solo centesimo è stato speso benchè la delibera di giunta per il trasferimento dei fondi al dipartimento Tutela della Salute risalga a settembre 2020. La rimodulazione delle risorse comunitarie sarebbe dovuta servire a rafforzare la rete ospedaliera e territoriale ma finora il dipartimento Tutela della Salute non ha predisposto neppure una manifestazione d'interesse per consentire alle aziende sanitarie e ospedaliere di vedersi finanziati i progetti.