La testimonianza di Rino Muoio, ricoverato e operato alla tiroide nell'azienda ospedaliera del capoluogo: «Qui uno dei migliori chirurghi d'Italia, consiglio a chi ha problemi di non abbandonarsi ai consueti e costosi viaggi fuori regione»
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Non solo disastri. La sanità calabrese riesce anche a distinguersi per vicende a lieto fine e, a volte, per le sue eccellenze. È il caso raccontato da Rino Muoio, giornalista che si è ritrovato nei giorni scorsi nelle vesti di paziente dell’Ao Dulbecco di Catanzaro e ha deciso di condividere la sua esperienza attraverso una lettera aperta che pubblichiamo integralmente di seguito.
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«Da paziente e da giornalista voglio segnalare l’oggettiva e confortante realtà dell’Unità Operativa Complessa di Endocrinochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro che ritengo essere una vera eccellenza di livello nazionale. Avevo avuto informazioni più che positive sull’imponente lavoro che la d.ssa Nadia Innaro, straordinario direttore del Centro di riferimento regionale per la chirurgia della tiroide e del seno, svolge, probabilmente con troppa riservatezza, da alcuni anni al Policlinico di Germaneto, ma la breve degenza presso la stessa struttura per un intervento delicato e complesso di tiroidectomia totale non solo ha confermato tutti i positivi giudizi che avevo registrato nelle settimane precedenti, in rete e non solo, ma mi ha restituito la certezza di una struttura di altissimo valore scientifico ed organizzativo, peraltro, so per certo, riconosciuta e fortemente apprezzata nella specifica comunità chirurgica nel resto del Paese.
Nei quattro giorni di ricovero, conclusisi sabato scorso, sono stato preso in carico da una serie di figure di grandissimo valore professionale e umano. Sul piano strettamente chirurgico, poi, l’intervento, che non era esente da rischi per la rilevanza del quadro patologico, effettuato dalla stessa instancabile d.ssa Innaro, coadiuvata da un’equipe interdisciplinare di assoluta competenza ed efficienza, ha avuto pieno successo, azzerando le assai possibili complicanze e restituendomi, sin da subito e perfettamente conservate, tutte le normali funzioni pre-ricovero.
Anche dal punto di vista logistico la struttura si è dimostrata più che adeguata e gli operatori hanno dimostrato una sensibilità ed una umanità fuori dal comune, adoperandosi in ogni modo per soddisfare le esigenze dei pazienti.
Alla luce dell’esperienza vissuta, non posso che attestare, consigliare vivamente e sollecitare i calabresi, ma non solo, che avessero bisogno di sottoporsi ad interventi e cure specifiche alla tiroide e al seno di affidarsi con assoluta fiducia e serenità alla struttura diretta in modo impeccabile dalla d.ssa Innaro, che non esito a definire uno dei migliori chirurghi endocrini d’Italia, evitando di abbandonarsi ai consueti, faticosi e costosi viaggi fuori regione che, per l’esperienza vissuta dai tantissimi che hanno scelto il centro ultraspecialistico del Policlinico Universitario catanzarese, appaiono del tutto ingiustificati.
Voglio, altresì, ringraziare ancora una volta pubblicamente la eccellente d.ssa Innaro, la preparatissima e suo primo aiuto, d.ssa Rita Gervasi, e tutta la sua equipe, peraltro tutta al femminile, e tutti i loro efficientissimi e cortesissimi collaboratori. Lo faccio con il vivo auspicio che il Centro, che già effettua con successo centinaia di interventi all’anno, possa essere ancora più sostenuto e promosso come merita abbondantemente dalle scelte di politica sanitaria regionale, a vantaggio di tutti gli ammalati italiani e del sistema sanitario calabrese».