VIDEO | Decine di medici e i vertici delle Asp e delle Aziende ospedaliere si sono dati appuntamento in Cittadella per discutere di eccellenze clinico-manageriali e sostenibilità dei costi
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Una giornata di confronti ed innumerevoli interventi sulle buone pratiche della sanità calabrese. L'ha organizzata Federsanità di Anci che ha convogliato alla Cittadella di Catanzaro dirigenti ed amministratori da ogni presidio territoriale, compreso il dipartimento Salute della Regione. Sotto il coordinamento scientifico di Maria Pompea Bernardi, Gerardo Mancuso e Giuseppe Varacalli decine di medici ed i vertici delle varie Asp e Ao hanno dato vita a tre sessioni ed una tavola rotonda su alcune delle migliori pratiche sanitarie del proprio territorio, come le eccellenze clinico-manageriali, la governance e la sostenibilità dei costi.
La tavola rotonda finale ha focalizzato i modelli di governance efficaci nell'integrazione ospedale-territorio per l'eccellenza delle cure e l'equità di accesso, evitando l'emigrazione sanitaria. Tanti e lodevoli le pratiche portate in evidenza, come quella della telemedicina presso l'istituto penitenziario di Arghillà a Reggio (uno dei cinque di competenza Asp) dove 400 detenuti possono refertare in urgenza Ecg, Rx ed esami emato-chimici prima di essere eventualmente condotti in pronto soccorso.
Varacalli, nelle sue funzioni di presidente Federsanità, ha evidenziato come la svolta della sanità calabrese abbia bisogno di essere raccontata a dovere per suffragare un cambio di rotta radicale, ricordando che proprio la Calabria è stata fra le prime ad attivare il servizio unico regionale del 112 e che l'Asp di Catanzaro ha accorciato i tempi delle liste d'attesa ottenendo dai medici la disponibilità a lavorare di domenica.
Una battuta l'ha concessa ai giornalisti il generale Antonio Battistini, commissario Asp Catanzaro e Asp Vibo: «L'esercito per la sanità calabrese? No - ha risposto - serve solo buona volontà».
Ottimismo anche dalla commissaria dell'Azienda universitaria ospedaliera "Renato Dulbecco" di Catanzaro Simona Carbone, chiamata dal presidente regionale Roberto Occhiuto a gestire l'integrazione degli ex due ospedali autonomi Pugliese-Ciaccio e Mater Domini del capoluogo di regione. «Ci vogliono i tempi necessari - ha detto la Carbone ai nostri microfoni - ma non saranno lunghi, del resto esistono le resistenze proprie di casi del genere. Ma posso assicurare che sono assolutamente gestibili».