VIDEO | Cgil, Cisl e Uil chiedono al Governo di risolvere le gravi criticità del comparto proponendo un piano straordinario per l'aumento del personale e la partenza immediata dei cantieri per la costruzione dei nuovi ospedali. Manifestazioni davanti le cinque prefetture della regione
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I tre segretari regionali delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, hanno scelto Cosenza per presenziare ad una delle manifestazioni organizzate davanti le cinque prefetture calabresi per chiedere al Governo interventi più incisivi nel comparto sanitario.
Punte record del disavanzo
La mobilitazione arriva all'indomani di una nuova riunione del tavolo Adduce in cui si è dovuto prendere atto dell'ennesimo peggioramento dei conti del comparto. Il disavanzo ha sfondato il tetto dei 213 milioni di euro, in crescita rispetto all'ultima verifica. La ricetta predisposta dal Ministro Giulia Grillo dunque, almeno per il momento, non ha sortito effetti mentre, al contrario, si teme una nuova stretta sulle assunzioni necessarie a garantire una efficiente erogazione dei servizi. Tra personale medico e paramedico mancano all'appello almeno quattromila unità.
Il paradosso dello sblocco delle assunzioni
Il Decreto Calabria sulla carta, sblocca le assunzioni ma impone un vincolo sulla spesa massima, pari all'investimento sostenuto per i dipendenti nel 2004, diminuito dell'1,4%, per come prescritto dalla Legge Finanziaria del 2010, che per la prima volta introdusse il tetto massimo di spesa per il personale sanitario. In altenativa, se maggiore, può essere preso come valore di riferimento, il costo del personale dell'anno 2018. Attualmente, mentre per le regioni del nord tale importo, rispetto al 2004, è superiore di circa cinque miliardi e mezzo di euro, in Calabria, complice il blocco del turnover, la spesa del 2018 è addirittura inferiore a quella del 2004. Per cui i margini per arruolare nuovo pesonale sono estremamente ridotti. Sul tavolo anche il mancato avvio dei lavori di cotruzione dei nuovi ospedali di Cosenza, Vibo Valentia e della Sibaritide, già finanziati da tempo.
Il problema della sicurezza per gli utenti
La carenza di personale costringe i sanitari in servizio a turni massacranti e a dover assistere contemporaneamente un numero elevato di pazienti, ben al di sopra della media europea. Facendo così crescere il rischio che si possano commettere errori anche fatali. Alla manifestazione era presente anche una rappresentanza del comitato Verità per Tina, la giovane mamma morta di parto a Cetraro il 17 luglio scorso, la cui vicenda ha commosso l'intero Paese. La magistratura sta indagando per valutare eventuali responsabilità mentre la famiglia, gli amici e i tanti allievi di Santina Adamo, insegnante di danza originaria di Rota Greca e residente a Montalto Uffugo, reclamano giustizia ed un sistema sanitario nel quale mai più una donna debba morire per dare alla luce una nuova vita.
Le nostre interviste
Nel primo blocco di interviste i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo; nel secondo Antonio De Luca, del gruppo Verità per Tina.