Il documento di riordino della rete ospedaliera calabrese ha passato il vaglio dei ministeri che vigilano sul piano di rientro sanitario. A renderlo noto con un certo grado di soddisfazione lo stesso presidente e commissario, Roberto Occhiuto, nei giorni scorsi finito nel fuoco di fila delle polemiche e costretto ad una parziale marcia indietro sul documento. Ancora questa mattina proteste fin sotto la sede della Regione da parte dei cittadini di Acri in difesa del locale nosocomio destinatario di tagli dei posti letto.

Il documento contestato 

Approvato, disapprovato, rivisto e poi nuovamente riapprovato la nuova rete ospedaliera nei fatti ha azzerato le modifiche inizialmente apportate che riguardavano, nello specifico, la riduzione di unità operative complesse; una operazione che è stata spostata più in là nel tempo. Il documento, che aggiorna la precedente pianificazione risalente al 2016, prevede al momento 306 strutture complesse nei presidi pubblici e 79 punti di erogazione nelle strutture private accreditate.

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Gli atti aziendali

La quantificazione, invece, delle strutture semplici e dipartimentali è stata demandata all'approvazione dei singoli atti aziendali che ciascuna azienda sanitaria e ospedaliera calabrese dovrà approvare tenendo però in debita considerazione gli standard stabiliti a livello nazionale, secondo quanto si legge nel documento.

Assetto temporaneo

Tuttavia, si tratta di un assetto del tutto temporaneo dal momento che tutte le unità operative complesse saranno sottoposte ad un monitoraggio annuale «in considerazione delle patologie trattate dalle singole discipline, della frequenza delle patologie nella popolazione calabrese e della numerosità minima di casi trattati, nonché dell’articolazione dei presidi nella rete di emergenza urgenza».

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Tagli progressivi

È il nuovo piano a prevedere la strategia di riduzione progressiva dei reparti. Inizialmente si manterrà inalterato il numero delle unità operative per procedere ad uno sfoltimento nell'arco di un quinquennio che «risulterà tanto più significativo quanto maggiore è il surplus iniziale, promuovendo così una distribuzione più equa dei servizi sanitari e una migliore rispondenza ai lea» si legge nel documento.

In un quinquennio

L'obiettivo da raggiungere è il taglio di 35 unità, a tanto ammonta «l'eccedenza regionale», applicando una riduzione percentuale sulla base della valutazione dei risultati del monitoraggio. Nel primo anno è prevista l'elaborazione del metodo e la definizione dei criteri di valutazione del monitoraggio ma a già a partire dal secondo anno si procederà una riduzione del 20%, il terzo anno del 30% e via di seguito fino ad un taglio del 70% al quinto anno.

Il commento di Occhiuto

Breve il commento del governatore Occhiuto affidato ai social: «Il tavolo DM70, composto dai rappresentanti tecnici dei Ministeri dell’Economia e delle finanze e della Salute, ha approvato la rete ospedaliera della nostra Regione. Un ottimo risultato per la Calabria».