Il rapporto tra il commissario Scura ed i sindacati è sempre stato complicato, ma quanto successo ieri lo rende anche, a tratti, paradossale. Dopo un lungo e ostico incontro si è arrivati ad un accordo in merito all’annosa questione dell’inserimento e della stabilizzazione degli infermieri. Ma a firmare l’accordo non sono state le sigle confederali, che hanno, invece, lasciato l’aula, ma quelle autonome, ossia quelle che di solito maggiormente raccolgono gli anatemi del commissario. Come aveva rivelato, per ultimo, il carteggio tra Scura e il direttore generale Fatarella, invitato a non incontrare i sindacati autonomi.

 

Ieri, invece, l’accordo. Avallato solo da Nursing Up, Fials, Fsi e Nursind, mentre Cgil, Cisl e Uil non hanno firmato e sono andati via. Il documento sottoscritto prevede che entro trenta giorni le aziende sanitarie e ospedaliere stabilizzino 260 precari del comparto. Altri 180, invece, saranno quelli presi dalla graduatoria del 2009. Duecento, infine, saranno selezionati tramite il "concorsone" e con l'avvio delle procedure di mobilità. E non si esclude che anche gli ex dipendenti della Fondazione Campanella possano così trovare collocazione.

 

Dura e provocatoria la reazione di Scura a quanto accaduto: «Quello che noi abbiamo proposto – ha detto - era non solo ragionevole, ma perfettamente nell'interesse dei lavoratori. Prendiamo atto che Cgil, Cisl e Uil non hanno voluto che si facesse la stabilizzazione».

 

Tiziana Bagnato