Negli altri centri vaccinali le persone appartenenti alle stesse fasce d'età vengono immunizzate quasi esclusivamente con sieri a marchio AstraZeneca e Johnson&Johnson
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Due pesi, due misure. La Regione adotta ancora una volta il principio della doppia morale censurando i fenomeni di malcostume che inducono ancora molti a vaccinare fuori dalle categorie autorizzate o a somministrare preparati diversi da quelli indicati, salvo poi replicare quelle condotte che hanno anche portato il commissario ad acta, Guido Longo, audito di recente in commissione antimafia ad annunciare segnalazioni in Procura.
Fuori categoria
Era già accaduto un mese fa, il 19 aprile, al commissario ad acta di assurgere all'onore delle cronache per aver autorizzato la vaccinazione dei dipendenti del dipartimento Tutela della Salute al di fuori del ruolino di marcia nazionale che, in quelle settimane, assegnava priorità all'immunizzazione degli over 80 e delle categorie fragili. Ed è accaduto ancora oggi, primo giorno di somministrazione dei vaccini alla Cittadella. La battaglia condotta dal sindacato Csa Cisal contro ogni forma di discrezionalità nella scelta delle categorie da vaccinare è insomma andata in porto.
Vie preferenziali
Anche tutti gli altri dipendenti della Regione hanno avuto accesso alle somministrazioni ma ancora una volta vantando una sorta di "privilegio" rispetto a chi, invece, si sottopone all'immunizzazione in qualsiasi altro centro vaccinale della Calabria. Questa mattina, infatti, i primi 120 dipendenti regionali hanno ricevuto il siero a marchio Pfizer/BioNtech senza colpo ferire. Tutt'altra storia, invece, se ci si prenota sulla piattaforma telematica come più volte consigliato dalla Regione. In questi giorni - ma già dalle scorse settimane - gli unici vaccini disponibili negli hub o nei centri vaccinali calabresi per le fasce di età comprese tra i 40 e i 60 anni sono, infatti, solo quelli a marchio AstraZeneca o Johnson & Johnson, mentre Pfizer viene riservato agli anziani e ai soggetti fragili.
Due pesi, due misure
L'indicazione veniva anche dallo stesso commissario straordinario, Francesco Paolo Figliuolo. E lo si può facilmente dedurre anche dai comunicati divulgati proprio dalla Regione per sponsorizzare i Vax day: ad esempio, nell'ultima iniziativa si fa espressamente riferimento alla possibilità di scelta unicamente tra i due preparati (AstraZeneca e Janssen) entrambi a vettore virale e tra quelli che fanno ancora registrare alti tassi di rifiuti. Ma anche al di fuori dei vax day sono questi gli unici disponibili.
Alla Cittadella
Lo stesso però non è accaduto alla Regione, dove non vi è stata neppure la possibilità di scelta dal momento che l'unico vaccino disponibile è appunto Pfizer: quello desiderato da molti ma che la quasi totalità non ottiene. Le operazioni andranno avanti fino al 27 di maggio fin quando il siero sarà inoculato ai 660 dipendenti che hanno espresso adesione.