Se ci si dovesse soffermare sull’analisi politica dell’iniziativa - che comunque è stata condotta (a parte uno sporadico istante in cui è sventolata una bandiera de “La migliore Calabria”) senza attribuzioni di paternità ulteriori rispetto a quelle del Comitato Popolare per il Diritto alla Salute e del sindacato Uil - il dato emergente è che a Paola, oltre ai cittadini presenti al sit-in organizzato davanti l’ingresso dell’ospedale San Francesco per scongiurare la riforma del decreto 64 da parte del presidente della Regione, il pericolo di un trasferimento di reparti dal locale nosocomio ad altre strutture, interessi soltanto a due componenti della giunta Politano (Francesca Sbano e Barbara Sciammarella, appartenenti, appunto, a “La migliore Calabria”) e a due consiglieri comunali, di cui uno – manco a dirlo – de “La migliore Calabria” (Renato Vilardi) e l’altro invece dell’opposizione, un pezzo da novanta già tre volte sindaco della città, Roberto Perrotta, che dismessi i panni del contestatore consiliare, si è prestato a dare man forte ad un’iniziativa volta a tutelare gli interessi della comunità locale.

Dell’attuale primo cittadino paolano, alla manifestazione indetta su impulso dell’ex consigliere regionale Graziano Di Natale (leader de “La migliore Calabria”, movimento portante dell’amministrazione comunale in carica), non s’è vista neanche l’ombra. Malgrado l’appoggio espresso in una nota stampa ufficiale, Giovanni Politano e il resto della sua maggioranza hanno preferito disertare l’incontro, lasciando al Comitato presieduto dall’ex primario Guglielmo Guzzo (anch’egli assente per motivi familiari), il compito di inveire contro l’amministrazione regionale, troppo vicina politicamente all’attuale esperienza di governo cittadino per poter essere criticata apertamente in questo momento, un tempo caratterizzato comunque da incertezza, perché di pronunciamenti ufficiali sul destino dell’ospedale di Paola, ancora non se ne sono sentiti.

Con l’intento di anticipare qualsivoglia riassetto strutturale dello spoke che la città del Santo condivide con Cetraro, accanto al comitato si è schierato il sindacato Uil-Fpl, intervenuto con i delegati Robertino Serpa e Luigi Adele, che nel corso degli interventi hanno affiancato lo stesso Graziano Di Natale, dopo l’introduzione di Francesca Branchicella.

«Ringraziamo le tantissime persone che hanno preso parte alla manifestazione a tutela del diritto alla salute sul Tirreno Cosentino – hanno commentato gli organizzatori – Nel piazzale antistante l’ingresso dell’Ospedale di Paola, a seguito di una generale presa di coscienza da parte dei cittadini, abbiamo sventolato la bandiera della buona sanità, priva di colori politici ma ricca di tanta partecipazione attiva. Allo stesso modo ringraziamo le forze politiche che senza bandiere di partito hanno dato sostegno […]Non è mai semplice scendere in piazza e protestare – hanno detto dal Comitato Popolare – per una giusta causa. La nostra non è una battaglia campanilistica nella quale Paola deve avere il sopravvento su Cetraro. “Mors tua vita mea” non è tra i principi che alimentano la nostra azione, semmai, chiediamo, al presidente Occhiuto, di rilanciare davvero gli ospedali senza spostare reparti. La coperta è corta. Il territorio reclama servizi. C’è una tradizione sanitaria importante da tutelare e continuare, altro che promesse e propaganda. I timori sono tanti, e sono alimentati anche da silenzi incomprensibili».