Intanto nell’atto aziendale pubblicato sull’albo pretorio confermata l’istituzione dell’Unità complessa di cardiochirurgia. Rientrerà tra le specialistiche a direzione universitaria
Tutti gli articoli di Sanità
PHOTO
Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi adesso, con la pubblicazione dell’atto aziendale sull’albo pretorio, la notizia ha assunto il crisma dell’ufficialità. L’ospedale di Cosenza avrà la cardiochirurgia con 14 posti letto a cui si aggiungeranno sei posti letto di cardioanestesia funzionali alle necessità clinico-assistenziali della cardiochirurgia. Rientrerà tra le specialistiche a direzione universitaria. Per cui se, come riferiscono i rumors delle ultime ore, a guidare l’Unità Operativa sarà Daniele Maselli, tra i medici dell’équipe che ha recentemente operato il presidente della Regione Roberto Occhiuto, dovrà stabilirlo l’Unical attraverso una delle call con cui l’ateneo ha già reclutato, per il corso di laurea in medicina e chirurgia, altri docenti a cui è stata contestualmente affidata la direzione di unità complesse dell’Annunziata e del Mariano Santo.
L’ultimo incarico assegnato
L’ultimo incarico attribuito è quello di direzione del reparto di anatomia patologica. La scelta è caduta su Maria Raffaella Ambrosio la quale, per la verità, già nel 2021 aveva provato a rientrare in Calabria, attraverso la partecipazione ad un concorso bandito dall’Asp di Crotone per un posto da dirigente medico all’ospedale San Giovanni Di Dio, al quale giunse però seconda dietro la dottoressa Angela Marasco. Per ironia della sorte, le loro strade oggi tornano ad incrociarsi, sia pure indirettamente, in un’altra selezione pubblica. Quella bandita dall’Azienda Ospedaliera di Cosenza per l’assunzione di un u lteriore anatomopatologo, attraverso una procedura di mobilità volontaria. In sostanza si tratta di un bando riservato a medici già in servizio in altre strutture ospedaliere pubbliche che intendono cambiare sede. Solo tre i partecipanti ammessi, tra cui, oltre ad Angela Marasco, vi è anche il coniuge della neo primario Maria Raffaella Ambrosio.
I sospetti dei soliti maligni
L’ingaggio di un nuovo medico, di questi tempi, va sempre accolto come una buona notizia. E però il contesto che si è venuto a creare alimenta il sospetto tra i soliti maligni sulla concessione di presunte preventive rassicurazioni fornite alla coppia, di poter migrare contemporaneamente in riva al Crati. Dubbi che certamente la regolarità della selezione, giunta in dirittura d’arrivo, riuscirà a dissipare completamente.