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Un commissariamento truffa, che può essere evitato con un semplice piano operativo redatto dalla Regione. Piano che si candida a fare ora il Movimento Cinque Stelle che lancia però la sua richiesta: “Siamo disponibili ad occuparci noi del piano ma poi mandateci a governare”.
Scarna e diretta la parlamentare Dalila Nesci ha tenuto a Lamezia una conferenza stampa contro il commissariamento alla Sanità, affiancata da quella che ha definito la sua task force sanitaria. Da un lato l’ex dirigente dell’Asp di Cosenza Tullio Laino, dall’altro Gianluigi Scaffidi, ex dirigente sanitario che in passato si è occupato dei piani di rientro della Regione. A fare gli onori di casa Giuseppe D’Ippolito del meet up di Lamezia Terme ed ex candidato a sindaco della città della Piana.
“Il commissariamento è una vera e propria truffa Oliverio potrebbe rientrare nelle sue competenze sul sistema sanitario quando vuole”. Per la Nesci anche il piano di rientro è stata una presa in giro. Come nel caso degli ammalati cronici i cui numeri, in forte aumento, avrebbero richiesto una crescita delle risorse finanziarie disposte per la Calabria e non un ulteriore colpo di mannaia. In totale, secondo la pentastellata, dal 1999 ad oggi il territorio regionale si sarebbe visto scippare un miliardo e 700 mila euro.
Una cifra imponente a cui si affianca il pesante giudizio di Gianluigi Scaffidi: “Siamo coloni del potere romano, ogni volta che Oliverio ha provato ad alzare le orecchie Lotti glie le ha mozzate”.
Punta il dito contro la giunta anche Laino secondo cui c’è stata incapacità a mobilitare l’opinione pubblica e a predisporre il piano.
Domani giornata campale per Lamezia che manifesterà contro il decreto 30 che ha previsto la soppressione di ben dieci reparti. Una manifestazione a cui il movimento Cinque Stelle parteciperà a prescindere dal proprio colore politico. “Vogliamo sia una manifestazione di popolo – ha spiegato D’Ippolito - ma questo non deve far pensare che stiamo togliendo all’attuale disastro delle responsabilità di tipo politico. La politica c’entra, ci sono dei padrini di cui tutti conosciamo nomi e cognomi. Il governatore Oliverio sta intervenendo solo ora, benché avesse avuto la possibilità di farlo molto prima. E’ come arrivare – ha chiosato - quando si sta già portando la salma al cimitero”.
Tiziana Bagnato