«Il dottor Raffaele Mauro non può restare un minuto in più alla guida dell'Asp di Cosenza, poiché non impugnò la sentenza del giudice del lavoro in suo favore, conseguente alla causa di servizio contro la stessa azienda».

 

“Una guarigione miracolosa”: fa causa all'Asp e diventa direttore generale

 

Lo affermano in una nota i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, che al presidente del Consiglio e ai ministri della Salute e dell'Economia hanno chiesto, con un'interrogazione, la revoca dell'incarico in questione per il tramite dei commissari Massimo Scura e Andrea Urbani.

 

«Vogliamo anche sapere – proseguono i parlamentari del Movimento 5 stelle – se il governatore Oliverio fosse al corrente che Mauro aveva una causa pendente contro l'azienda sanitaria che si candidava a guidare. A Oliverio ricordiamo che, alla luce della nomina illegittima di Gioffrè alla guida dell'Asp di Reggio Calabria, nel settembre 2015 alla Regione inviammo un promemoria con l'invito a compiere verifiche amministrative molto rigorose per la futura nomina dei direttori generali.

 

Mauro: «La mia nomina all’Asp perfettamente legittima»

 

A questo punto – incalzano i parlamentari 5 stelle – Oliverio non può nascondersi come al suo solito. Intervenga e faccia ciò che chiunque farebbe al suo posto, cioè tolga a Mauro il mandato di direttore generale, per quanto emerso con chiarezza adamantina. La gestione della sanità – concludono Nesci e Parentela – dal lato di Oliverio registra dunque l'ennesimo sbaglio clamoroso, senza dimenticare la porcheria della legge regionale con cui è stata prorogata la durata dei commissari aziendali. Alla prossima, se non fosse finita questa lunga e imperdonabile serie di errori, Oliverio dovrebbe ritirarsi nel più assoluto silenzio, liberando la Calabria dall'incompetenza manifesta e godendosi il suo vitalizio da 8 mila euro mensili».