VIDEO | Il tema è stato affrontato dalla commissione consiliare Sanità. Pochi i medici rimasti e intanto preoccupa l'arrivo dell'estate quando il bacino d'utenza si moltiplica
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Arriva in commissione consiliare a Lamezia Terme la drammatica vicenda del 118 dell’Asp di Catanzaro, ormai ridotto all’osso e con gravi potenziali ripercussioni sulla salute di chi vi si rivolge. Dopo le ripetute grida di allarme e le diatribe in tribunale che hanno visto fino ad ora sempre i medici riuscire a conquistare la ragione, ora si punta ad attirare l’attenzione della Regione con un documento che parta dal Comune di Lamezia, per poi coinvolgere tutti i centri del Lametino.
Si è riunita la Terza Commissione, presieduta da Antonietta D’Amico, dando ascolto al dirigente medico Saverio Ferrari. Se le ambulanze sono arrivate e non rischiano più di rimanere per strada, ha spiegato il professionista, l’annosa vicenda delle indennità prima tagliate e poi addirittura prelevate con la forza dai conti correnti, ha fatto sì che il corpo medico si riducesse drasticamente.
Ripetuti i casi di codice rosso in cui l’ambulanza è arrivata con ritardo perché l’unico camice bianco era a decine di chilometri di distanza. Una preoccupazione viva che domina le cronache da tempo, ma nulla fino ad ora ha portato ai frutti sperati se non al blocco dei prelievi sui conti correnti dei medici.
Stipendi dilapidati ai vecchi medici e contratti d'oro ai nuovi
Con l’indennità ogni professionista ha perso circa 700 euro al mese, più il prelievo forzato delle indennità degli anni precedenti. Si è visto, insomma, prosciugare dall’allora commissione prefettizia dell’Asp le proprie casse. Da qui l’esodo, il tentativo dell’azienda sanitaria di recuperare medici con contratti da 50 euro al giorno offerti a neolaureati, anche questi poco dopo andati via per le difficoltà a gestire un servizio così complesso con la corona d’alloro ancora fresca.
Il coinvolgimento di sindaci e Regione
Ora si tenta il coinvolgimento di sindaci e Regione. «Creeremo subito una rete con gli altri comuni che hanno questa carenza - ha spiegato D’Amico - in modo da intervenire insieme. Predisporremo un documento unitario che rappresenti i cittadini di tutto l'hinterland, non solo Lametino». Il passo successivo dovrebbe essere quello di sottoporre la questione all’attenzione di Occhiuto.
A preoccupare è anche l’arrivo dell’estate quando il bacino d’utenza si moltiplica mentre quello dei medici si riduce ancora di più a causa delle ferie. «Speriamo - ha detto Ferrari – nel documento che la commissione farà da portare al sindaco per poi coinvolgere tutti gli altri dell' hinterland. La situazione ormai è insostenibile, ci avviciniamo all'estate e con le ferie che toccano per legge avremmo dei buchi di inorganico ancora maggiori di quelli che abbiamo ormai da tre anni a questa parte».
Un episodio senza precedenti
In venti mesi sono andati via 25 colleghi, ha spiegato ancora Ferrari. Il tutto innescato da un meccanismo, quello sulle indennità, che è stato applicato solo nell’ambito dell’Asp di Catanzaro. In quella di Crotone l’indennità è stata sospesa ma non è stato chiesto indietro quanto dato negli anni, nelle altre aziende non è stata mai messa in discussione.