E' un giudizio sostanzialmente positivo quello dato dal tavolo di verifica ministeriale agli atti programmatici del commissario ad acta alla Sanità Massimo Scura. Anche sul famigerato decreto 30, quello che rischia di ridurre all'osso diverse realtà calabresi. Il decreto verrà sì modificato, ha spiegato il ministero, ma solo sulla base dei nuovi standard di posti letto che diventeranno 6.658. Le premialità del 2012 sono, invece, rimandate al programma operativo 2016- 2018, complici alcune criticità emerse. In particolare, i ritardi nella somministrazione degli screening tumorali, i lunghi tempi di pagamento da parte delle aziende ai fornitori e la claudicante economia dell'asp reggina.


In salita, invece, quella della Regione che ha chiuso il 2015 con 58 milioni di euro di disavanzo.


Il ministero ha rimproverato poi a Regione e struttura commissariale la quasi totale assenza di rapporti. Una situazione al limite del surreale, resa plasticamente dal fatto che il commissario è stato confinato a rimanere nei vecchi uffici della Regione e a non seguire, invece, tutto il resto della macchina nella nuova cittadella. Attriti quelli tra commissario e Regione che secondo il ministero possono pesantemente influire sul piano di rientro.

 

Tiziana Bagnato