«Leggo con rispetto e dispiacere i numerosi interventi pro e contro la decisione di istituire la Facoltà di medicina presso l’Università della Calabria.
Mi sarei aspettato da chi ci rappresenta un diverso atteggiamento, costruttivo, quasi unanime nell’accogliere con enfasi la notizia, ciò che, invece, non è accaduto». Così in una nota l'avvocato Michele Filippelli, Aggregato di diritto privato Università Ecampus e direttore scientifico rivista Alcmaeon.
«L’idea - continua Filippelli - è stata oggetto di retrogradi ragionamenti campanilistici, perdendo la sua importanza scientifica, un’inaspettata occasione per l’intera regione.
Anziché pensare immediatamente alla possibilità di intensificare le collaborazioni didattiche e di ricerca tra le università calabresi, portatrici spesso di finanziamenti, si è creato un contrasto tra due realtà accademiche, mortificante per i cittadini.
Eppure la Calabria, - conclude il docente - spesso additata come cattivo esempio di qualcosa, avrebbe tanto da ricordare, come Alcmeone che proprio in questa terra fondò la scuola medica Italica e fu antesignano, di circa 25 secoli, del servizio sanitario nazionale».