Dopo l'appello del presidente nazionale della Federazione dei medici territoriali (Fmt), Francesco Esposito, al governatore e commissario ad acta Roberto Occhiuto affinché si giunga a un cambio di marcia nella sanità calabrese, arriva la risposta del sub commissario Ernesto Esposito. Si dice rammaricato per le parole del presidente Fmt «perché in qualità di sindacalista ed operatore nel sistema sanitario calabrese da qualche decennio sa benissimo che mai come in questi anni il lavoro della struttura commissariale e soprattutto del Commissario stanno, seppur con fatica, producendo i primi risultati importanti»

«Innanzitutto - spiega il sub commissario alla sanità calabrese - per le liste d'attesa finalmente abbiamo un Centro Unico Regionale per le prenotazioni che ci consente di governare a livello centrale l'intero processo di prenotazione delle prestazioni sanitarie, individuando le criticità locali. Questo ci ha permesso in pochissimi mesi di ridurre da circa l'11% all'8% il numero dei soggetti che hanno avuto una prenotazione oltre il tempo limite previsto. Tra l'altro da tre mesi è stato firmato proprio dal dottor Esposito l'Accordo Regionale con i Medici di Medicina Generale che contribuirà sicuramente anche alla riduzione delle liste di attesa».

«Per quanto riguarda i dati di mobilità passiva l'anno 2023 si è chiuso con una riduzione di circa 1.000 ricoveri ospedalieri, cioè 1.000 calabresi hanno preferito usufruire delle cure sanitarie in Calabria e non in altre regioni italiane», aggiunge Ernesto Esposito.

Infine, la questione relativa alla fuga di camici bianchi. «Anche per quanto concerne la millantata riduzione dei medici calabresi, i dati che fornisce il sindacalista non hanno conferme nella realtà. Nella nostra Regione ogni anno vanno in pensione circa 150 medici e noi al 31/12/2023 oltre ad aver rimpiazzato i tutti medici in quiescenza abbiamo assunto altri 80 medici, ai quali vanno aggiunti i camici bianchi cubani», conclude il sub commissario.

Il presidente Fmt aveva affermato che «l'anno scorso 450 medici calabresi sono andati via dal nostro sistema sanitario regionale. Che senso ha far venire 300 cubani, quando ci perdiamo 450 medici calabresi?», si era chiesto citando una stima fornita dal sindacato Anaao Assomed incrociando i dati di iscrizione e cancellazione dagli ordini professionali con le dimissioni dei camici bianchi dalle aziende sanitarie e provinciali. Numeri relativi dunque a trasferimenti fuori regione e non ai pensionamenti.