VIDEO | Il sindacato ha presentato i risultati dell'indagine a Catanzaro nel corso di un seminario
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Sono 76 (meno 19 rispetto all'anno scorso) le malattie professionali denunciate in ambito sanitario; aumentano invece di 52 (2.148 il totale) i casi complessivi riferiti anche ad altri settori come l'agricoltura. È il report uscito dalla relazione finale di un'indagine condotta -attraverso un progetto congiunto con Inail- dall'Inca, il patronato della Cgil.
Il sindacato l'ha presentato a Catanzaro nel corso di un seminario svolto presso il PM Hotel ed aperto a tutti gli stakeholders alla presenza cui ha preso parte il direttore vicario dell'Inal Calabria Vincenzo Amaddeo, la sovrintendente sanitaria regionale dell'Ente Sonia Romeo, il consulente medico del patronato Inca Fabio Manca e la componente della presidenza Inca Sara Palazzoli. Moderati dalla giornalista Tiziana Bagnato i lavori sono stati arricchiti dall'estratto dei dati elaborati da Giovanni Aristippo, coordinatore regionale del patronato. Presenti naturalmente anche i vertici dell'organizzazione, intesta il segretario generale regionale Angelo Sposato.
«Il settore sanitario delle malattie professionali - si legge nelle considerazioni finali dell'indagine - si caratterizza per un'elevata presenza di problemi muscolo-scheletrici così come un'incidenza significativa di personale con ridotta idoneità. Secondo quanto riportato dal campione di 400 sanitari che hanno risposto in modo anonimo, risultano altri fattori come l'organizzazione del lavoro, le tensioni nelle relazioni con i pazienti ed i familiari, la movimentazione dei pazienti stessi, gli strumenti inadeguati e gli spazi insufficienti. Sullo sfondo le carenze ataviche di personale e strumenti con relativi carichi di lavoro e media anagrafica dei lavoratori elevata».