Il presidente della Regione risponde a muso duro alla mancata approvazione del suo piano operativo da parte dell’organismo interministeriale che vigila sul settore (ASCOLTA L'AUDIO)
Tutti gli articoli di Sanità
PHOTO
Il presidente della Regione e commissario alla sanità calabrese, Roberto Occhiuto, lancia un ultimatum ai ministeri che siedono intorno al Tavolo Adduce e devono vigilare sul piano di rientro da debito, oltre che sull’efficienza complessiva del settore.
L'ultimatum di Occhiuto
«Se entro fine anno non ci restituiscono il Programma operativo approvato non siederò più al Tavolo Adduce, che così non funziona. La sanità della Calabria ha bisogno di strutture ministeriali che ci aiutino, non di atteggiamenti pignoleschi e ragionieristici da parte di funzionari dello Stato». È quanto ha dichiarato Occhiuto in un’intervista a Gazzetta del Sud.
Vicenda che prende le mosse da quanto anticipato da LaC News24 mercoledì scorso, quando il nostro giornale ha dato conto del mancato via libera al piano.
«Ho ereditato una sanità in serie D, l’obiettivo è di portarla in serie A – continua il governatore - ma sono consapevole che ci vorrà qualche stagione. Un anno, dopo decenni di disastri, non può essere sufficiente: non ho la bacchetta magica. In questi primi 12 mesi abbiamo gettato le basi per il cambiamento. Cariati, Trebisacce e Praia a Mara sono nuovamente nella rete ospedaliera. Abbiamo impresso un’accelerazione decisiva alla costruzione degli ospedali di Vibo Valentia e della Sibaritide, e stiamo risolvendo i problemi per l’ospedale di Palmi».
Assunzioni e fondi per gli ospedali
Poi ha fatto il punto sulle risorse disponibili: «Con il Cis Salute del Pnrr avremo 350 milioni per ospedali di comunità e case della comunità. Abbiamo scritto la ‘manovra d’autunno’ che ci permetterà di assumere 3.600 operatori sanitari. Ci sono 826,2 milioni di fondi Inail e 320 milioni di fondi statali per i presidi e gli ospedali, tra i quali Locri, Melito Porto Salvo, Castrovillari, Cetraro e Paola. Abbiamo avviato la riorganizzazione del 118: avremo anche noi una centrale unica dell’emergenza/urgenza. E con il 2023 partirà Azienda Zero, l’organo di governo regionale della sanità».
Il botta e risposta con il supermanager Profiti
Ecco, proprio Azienda Zero, guidata dal supermanager Giuseppe Profiti, è uno degli scogli su cui si è incagliato il programma operativo, con il Tavolo Adduce che ha chiesto maggiori delucidazioni. Dal canto suo, lo stesso Profiti – come rivelato da LaC News24 - ha messo in dubbio che il debito possa essere quantificato con precisione entro il 31 dicembre, come invece chiesto da Occhiuto, il quale però non ammette ritardi sulla tabella di marcia, tanto da avvertire il manager che, qualora non riesca a quantificare le passività entro la data indicata, verrà sollevato dal suo incarico. «Sarò il primo commissario ad aver fatto la ricognizione del debito – conclude Occhiuto -. Le persone che ho incaricato mi hanno assicurato che entro fine dicembre avremo una quantificazione di massima».