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«Il decreto attuato dal Commissario alla Sanità, Massimo Scura, e dal suo vice, Andrea Urbani, continua inesorabile il suo percorso di depauperamento del settore, col conseguente depotenziamento degli ospedali calabresi dove senza dubbio il più colpito è il presidio di Lamezia Terme che da tempo ormai immemore opera in condizioni di sotto organico per mancanza di operatori sanitari, medici e primari e su di un territorio che dovrebbe servire un’ utenza di 150 mila abitanti».
E’ quanto afferma in una nota Igor Colombo, referente del comitato "Lamezia Non Conforme".
Tra pochi giorni L’Asp di Catanzaro dovrà redigere e presentare l’atto aziendale che per varie ragioni non dovrà discostarsi da quanto previsto dalla struttura commissariale che per il nosocomio lametino ha deciso, «attraverso lo scellerato decreto sanitario», lo smantellamento di diverse unità operative complesse riducendole a strutture semplici che non prevedono la presenza di un primario.
«In quest’ottica di ripartizione – ha aggiunto Colombo - ed organizzazione il Laboratorio analisi dell’ospedale di Soveria Mannelli, per esempio, con una media di 30 prelievi al giorno, è stato confermato come Struttura Sanitaria Dipartimentale mentre quello di Lamezia deve subire la beffa di un declassamento a struttura sanitaria semplice nonostante i suoi 500 prelievi giornalieri».
Da qui la domanda al commissario Scura: «Con quale logica e criterio sia stata attuata una tale decisione cosi avulsa dalla realtà? C’è ancora da sottolineare che in tutta questa folle gestione commissariale il direttore del Dipartimento delle politiche sanitarie, Fatarella che, ricordo, fu voluto e nominato dal governatore Oliverio, svolge solo il ruolo di comparsa, accettando supinamente fin dal primo giorno tutti gli atti di indirizzo dei due commissari, Scura ed Urbani, non opponendosi minimamente e non svolgendo alcuna azione di contrasto alle loro decisioni».