Carenza di personale sanitario e di posti letto in ogni reparto, liste d’attesa enormi e difficoltà organizzative: è il resoconto del sopralluogo che il Partito Democratico della Calabria aveva effettuato all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia nelle scorse settimane con il segretario regionale Nicola Irto che definiva «inaccettabili» le condizioni in cui versa il nosocomio vibonese. Oggi i risultati di quel sopralluogo sono stati discussi in una conferenza stampa organizzata dal Pd di Vibo Valentia e a cui hanno preso parte, tra gli altri, il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, il segretario provinciale del Pd Enzo Insardà, il sindaco di Vibo Enzo Romeo, di Briatico Lidio Vallone, di Francavilla Giuseppe Pizzonia, di Parghelia Antonio Landro e di San Costantino Nicola Derito.

A qualche settimana di distanza dal sopralluogo che il Pd regionale aveva fatto all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, i rappresentati locali del partito hanno incontrato la stampa per fare il punto sulla situazione della sanità nella provincia.

«È un modo - spiega il consigliere regionale Raffaele Mammoliti - per reiterare le nostre preoccupazioni in merito alle criticità riscontrate per quanto riguarda la sanità nell’intera provincia ma anche per proseguire l'azione che abbiamo messo in campo, e cioè un'azione di interlocuzione, di riflessione, di proposta. Noi oggi chiediamo che ci sia collaborazione con la terna commissariale e con il commissario regionale - aggiunge Mammoliti -. Se c'è un piano di sviluppo che aumenti la qualità dell'offerta e delle prestazioni dei servizi a Vibo siamo ben lieti di collaborare e di cooperare. Se questo non avviene è chiaro che noi ci mobiliteremo e proseguiremo con la nostra iniziativa di denuncia, di battaglia, ma anche di mobilitazione presso la cittadella».

La necessità di accelerare sulla realizzazione del nuovo ospedale cittadino, atteso da vent’anni, e sui lavori previsti allo Jazzolino tra i temi affrontati dal Pd insieme all’urgenza di puntare sulla medicina di prossimità: «Noi - sottolinea il consigliere regionale dem - in Calabria e nel Vibonese abbiamo le Case di Comunità, gli Ospedali di Comunità, le Centrali operative territoriali (COT) che dovrebbero prendere in carico le persone con un approccio multidisciplinare per evitare l'inappropriatezza del ricovero presso il Pronto Soccorso, ma allo stesso tempo sono risorse confinate nei DCA ancora sulla carta, quando nelle altre regioni stanno già erogando questi servizi e rispetto a noi c'è una differenza abissale».
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