La Calabria resta in zona bianca. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale sulla pandemia Covid-19 effettuato dall’Istituto superiore di Sanità e dal ministero della Salute. L’incidenza ogni 100mila abitanti è pari a 64 casi, dato leggermente superiore rispetto alla scorsa settimana ma sempre sopra la soglia critica di 50. L’occupazione delle terapie intensive aumenta di poco rispetto a 7 giorni fa, si attesta al 5,9% (soglia critica 10%). Aumenta di circa due punti (12,8%) invece l’occupazione dei posti letto nei reparti ordinari avvicinandosi sempre di più alla soglia critica del 15%. La Calabria torna a rischio moderato.

Occhiuto: «Chi si è vaccinato non può pagare per la irresponsabilità di una minoranza»

«Sono contrario ad ogni restrizione, tant’è che uno dei miei primi atti da presidente della Regione Calabria è stato quello di modificare la circolare che definiva le modalità per indicare le zone rosse. Non ho fatto alcuna zona rossa. Ho scritto alle aziende sanitarie che non bastavano i contagi, bisognava fare la zona rossa solo dove c’era una pressione sulla rete ospedaliera dovuta al fatto che esisteva un basso numero di vaccinati». Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, a Buongiorno Regione Calabria.

«Però, se dovessero aumentare i contagi, ma soprattutto se tale aumento dovesse provocare una pressione sulla rete ospedaliera o sulle terapie intensive e il governo dovesse decidere di porre in essere nuove restrizioni, queste restrizioni non possono riguardare i soggetti vaccinati, ma devono essere pensate solo per coloro che non lo sono. Chi si è vaccinato - conclude Occhiuto - non può pagare per la irresponsabilità di una minoranza».