Le parole colme di gratitudine di Carmelo Macrì per i professionisti dell'ospedale: «Oggi mia mamma non c'è più ma posso confermare che ha ricevuto allo Jazzolino tutte le premure che le necessitavano»
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Troppo spesso sentiamo parlare di cattiva sanità, di carenza di operatori, di file interminabili ai pronto soccorso, di visite prenotate dopo anni. Ma non è tutto marcio. Lo dimostrano le parole cariche di gratitudine nei confronti dei medici dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia riferite dal figlio di una paziente recentemente scomparsa. Parole di elogio verso i camici bianchi, ma anche infermieri e oss che lavorano senza sosta, a volte con turni estenuati e con criticità strutturali di non poco conto.
A pronunciarle, Carmelo Macrì: «Mia mamma, Sebastiana Silipo, è stata ricoverata presso il nosocomio cittadino dall’11 al 18 luglio, quando è venuta a mancare. Come famiglia desideriamo ringraziare tutti gli operatori in servizio presso il reparto di Chirurgia, diretto dal dottor Zappia, per la loro umanità. Per l’attenzione e le cure che le hanno rivolto. Si sono adoperati con ogni mezzo, dimostrando di avere a cuore il benessere fisico e anche psicologico del paziente e dei loro cari». La donna, 71 anni di Vibo Valentia, era stata sottoposta ad un delicato intervento al fegato, per la rimozione di una massa tumorale. L’operazione si è svolta in giugno presso l’ospedale di Cosenza.
«In questa ultima fase -ricorda il figlio - necessitava di quotidiane medicazioni e cure. Oggi mia madre non c’è più ma posso confermare che ha ricevuto allo “Jazzolino” tutte le premure che le necessitavano. Non esiste solo la cattiva sanità – conclude- esistono, anche a queste latitudini, medici e personale sanitario che con grandi sacrifici e mossi da sentimenti di amore verso il prossimo, contribuiscono ad allievare le sofferenze dei malati e dei loro familiari. Il reparto di “Chirurgia” ne è un esempio».