Una rottura del cuore la diagnosi per la paziente giunta già in condizioni critiche. Il direttore del reparto di Cardiologia: «Orgoglioso della mia equipe»
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Due giorni fa al mattino è giunta nel reparto di cardiologia di Castrovillari, diretta dal dottore Giovanni Bisignani, una paziente con infarto del miocardico, dopo il trattamento con angioplastica e stent tutto sembrava andare per il meglio. Ma la notte, improvvisamente la paziente ha avuto numerosi arresti cardiaci. Più volte rianimata è stata fatta diagnosi di rottura di cuore. La paziente sembrava ormai avviata ad un triste destino. Ma la prontezza della diagnosi, la tempestività e l’alta professionalità uniti ad una perfetta organizzazione di rete hanno salvato una vita che sembrava ormai persa.
Nei dettagli: la paziente dopo i numerosi arresti cardiaci e dopo aver fatto diagnosi di rottura di cuore è stata sottoposta, dai dottori San Pasquale e Mazziotti, con l’assistenza dell’anestesista Putignano, del coordinatore Fiore e degli infermieri Montedoro e Mastroianni, ad una pericardiocentesi; in altri termini è stato inserito un drenaggio direttamente nel sacco pericardico intorno al cuore ed è stato aspirato il sangue che lo comprimeva. Dopo numerose trasfusioni e drenaggio continuo del sangue, la paziente è stata rianimata e accompagnata in ambulanza dalla dottoressa Pellegrini al Policlinico di Germaneto dove l’equipe diretta del prof Mastroroberto ha operato la paziente chiudendo la parte di cuore che era rotta. La pazienta, anche se ancora in condizioni critiche, è viva.
Il direttore Generale Antonello Graziano ha espresso soddisfazione per quanto accaduto ed ha sottolineato l’importanza della rete cardiologica Il dottore Bisignani commentando la vicenda ha detto: «Sono orgoglioso della mia equipe. È vero che una cardiologia deve essere in grado di eseguire queste procedure, per fortuna estremamente rare, ma è anche vero che solo la correttezza della diagnosi, la tempestività e l’alta professionalità del personale del reparto, hanno reso possibile salvare la vita alla paziente, anche in considerazione della estrema lontananza dalla cardiochirurgia. Sottolineo che durante questa emergenza, anche se di notte, sono intervenuti i miei collaboratori anche se non di turno e non reperibili. Questo mi rende particolarmente fiero perché dimostra non solo lo spirito di squadra, ma anche l’amore per gli ammalati e la passione per il lavoro. Sottolineo anche la perfetta e tempestiva organizzazione dell’ASP di Cosenza, del 118 e della cardiochirurgia di Germaneto».