Siamo andati ad intervistare Santo Gioffrè nella sua Seminara, nello scenario che ha ispirato la sua letteratura più nota, il romanzo storico Artemisia Sanchez il cui soggetto è stato utilizzato per una fiction di successo. Ci concede l’intervista ai piedi della statua di Leonzio Pilato il discepolo di Barlaam che fu uno dei primi promotori dello studio della lingua greca nell'Europa occidentale e traduttore di Omero. Ma non di libri ne’ di architettura ci vuole parlare Gioffrè; l’argomento per il quale siamo andati è la sanità, esattamente la sanità reggina.



Gioffrè, nominato da Oliverio commissario dell’ASP di Reggio Calabria, recentemente suo malgrado, è stato protagonista della sanzione subita dal presidente Oliverio da parte del Autorità anticorruzione presieduta dal magistrato Raffaele Cantone. Gioffrè è stato dichiarato incompatibile per quella funzione perché si era candidato a sindaco proprio a Seminara nel 2013. La presunta violazione ha determinato la sua decadenza da Commissario straordinario dell’ASP e a Oliverio è costata una inibizione per tre mesi del potere di nomina.



Gioffrè è un fiume in piena di notizie e ci rende edotti di un lavoro di ripulitura di una delle strutture sanitarie tra le più discusse d’Italia e d’Europa. “Mi sono ritrovato con la messa a conoscenza di fatturazioni pagate due volte per 2,5 milioni di euro, se non altro. Immediatamente ho chiamato questi soggetti e me li sono fatti restituire, minacciando di denunciarli. E poi man mano mi sono andato a fare un lavoro a ritroso, e ho trovato transazioni, di cui una palesemente falsa per 6 milioni di euro. Era nella fase di pagamento, con delibera firmata tra le parti. Io blocco il mandato di pagamento, quando è stata recepita da chi diceva di vantare quei crediti, già pagati nel 2009”. Sono alcune delle dichiarazioni sconvolgenti che l’ex commissario straordinario concede ai nostri microfoni. Più volte il dott. Gioffrè ci fa capire di aver toccato interessi pesantissimi con relativi pesanti coinvolgimenti. E ci fa capire che, anche la campagna mediatica, non è neutra di interessi e di pressioni ricevute da un “noto giornalista”, protagonista poi di una campagna ai limiti dell’odio. Sul giornale on line “Il Dispaccio” si parla apertamente di “quel noto giornalista che, subito dopo l'insediamento del commissario, chiama, tenta di imporre la nomina di una professionista e, al diniego, annuncia – come poi avverrà – una campagna d'odio a mezzo stampa, anche con il coinvolgimento di alcuni attori politici. C'è quel clima ostile, quei comportamenti di "sabotaggio" nel lavoro quotidiano.


Insomma il dottor Santo Gioffrè mette molta “carne al fuoco”, che meriterebbe approfondimenti giornalistici, e non solo. D’altronde carta canta a detta dello stesso Santo Gioffrè: “Non parliamo di una cena da 50 euro, ma di cifre enormi. Questi fatti mi mettono in allarme e mi fanno capire che “il problema” risiedeva nel settore economico e finanziario. Andando a guardare i documenti, si scopre che l’Asp di Reggio non ha contabilità per un periodo della sua esistenza. Ante 2008 e fino al 2009, c’era la dicitura che non esistono le carte, non venivano contabilizzate le spese. Quelli risultavano sempre come non pagati ma in effetti i soldi se li erano presi. In una relazione dei miei predecessori si parla di 394 milioni di euro. L’Asp in un qualsiasi momento poteva essere dichiarata fallita. Era già assalita da 183 commissari ad acta, per recuperare questi crediti. Spese su spese, interessi su interessi.


L’intervista integrale di Santo  Gioffrè sarà trasmessa in due parti, la prima andrà in onda domani 13 ottobre 2015 e la seconda mercoledì 14 ottobre 2015 alle ore 20.45 e in replica alle 23.00 e ancora in replica alle 14.15 del giorno successivo alla messa in onda nel corso della trasmissione televisiva “L’Inviato speciale” condotta dal direttore di Lacnews24.it, Pasquale Motta.