È stato siglato questa mattina nella sede della Regione un protocollo d'intesa volto a coinvolgere la Guardia di Finanza nel controllo dei documenti contabili delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi. La possibilità era prevista nel decreto Calabria, la legge speciale appositamente varata per fornire alla Calabria gli strumenti per uscire dal piano di rientro in ambito sanitario.

La firma del protocollo con la Gdf

Questa mattina è stata formalizzata la collaborazione tra il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il comandante della Guardia di Finanza Calabria, Guido Mario Geremia, che hanno sottoscritto il protocollo. In particolare, la norma prevede la collaborazione e la presenza di un gruppo di finanzieri negli uffici amministrativi di ciascuna azienda sanitaria e ospedaliera in funzione di supporto, soprattutto per quel che attiene la ricognizione del debito e la verifica di doppie o triple fatturazioni oltre all'accertamento di eventuali illeciti nella gestione contabile degli enti del servizio sanitario.

Occhiuto: «La Calabria ha risorse da spendere»

In occasione della stipula del protocollo d'intesa, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha dichiarato: «La legge ci consente di utilizzare le competenze della Guardia di finanza nelle attività di ricognizione del debito assicurando trasparenza e legalità e dimostrando che la Calabria sa quantificare il proprio debito sanitario. In 12 anni di commissariamento non è stato possibile farlo». Così tramite la Gdf, commissario dell’Azienda zero e i dipendenti regionali «mostreremo che la Calabria sa ricostruire il sistema sanità che abbiamo raccolto in macerie». Il governatore ha poi puntualizzato: «La nostra regione ha risorse importanti da spendere, anche nella sanità perché non siamo più in deficit. Il motore del sistema sanitario non gira come dovrebbe ma ci sono fondi che vogliamo utilizzare per le cure del cittadino e non vogliamo diventino preda di approfittatori».  

E ancora: «In questi mesi le Aziende sanitarie provinciali e le Aziende ospedaliere, con il supporto di Azienda Zero, hanno lavorato per perseguire un grande obiettivo: siamo al rush finale, ed entro la fine del 2022 vogliamo sapere l’entità del debito della sanità calabrese, per poter tracciare finalmente una linea, ripianare i creditori e ripartire con un governo della sanità che possa mettere in campo anche programmazione e investimenti».

Sul ruolo dei militari, Occhiuto ha sottolineato: «La Gdf avrà carta bianca nell’affiancarci in questa operazione: chi deve avere crediti è bene che si faccia avanti, e la Regione corrisponderà quanto dovuto, ma pretendiamo trasparenza e non ci saranno tempi supplementari. Anche su questo tema in Calabria la musica è cambiata».

Sulla stessa scia, l’intervento del generale Gdf, Geremia: «Il protocollo conclude la sinergia con la Regione per la ricognizione del debito e dei crediti vantati. In arrivo- ha anticipato – 45 unità a supporto».

I dettagli del protocollo

Sul piano esecutivo, i referenti per le attività da svolgere sono: per la struttura commissariale, il commissario ad acta e i vertici delle aziende sanitarie calabresi; per la Guardia di Finanza, il Comandante Provinciale di Catanzaro, per le attivazioni del Commissario ad acta, i Comandanti Provinciali competenti per territorio, in relazione alla sede delle aziende sanitarie provinciali e delle aziende ospedaliere, per le attivazioni e le modalità di sviluppo della collaborazione con le strutture operative semplici e complesse di tali aziende deputate alla gestione del contenzioso.

Il commissario ad acta consentirà alla Guardia di Finanza - secondo modalità da concordarsi, ove necessario, con apposite convenzioni tecniche - l’accesso alle banche dati ritenute utili ai fini della presente intesa e, più in generale, delle attività di polizia economico-finanziaria, adottando misure tecniche e organizzative idonee a garantire la sicurezza dei collegamenti, la tracciabilità degli accessi e delle operazioni, nonché l’accesso selettivo alle informazioni necessarie agli scopi perseguiti. Il commissario ad acta e il comandante regionale Calabria verificheranno periodicamente, con cadenza che sarà concordata nell’ambito delle linee programmatiche, gli obiettivi e i risultati della collaborazione.