Il progetto risale al 2014 e per il via libera ai lavori ci sono voluti 8 anni ma occorrono ancora 380 giorni per completare l’opera. Il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale fa il punto dopo le polemiche di questi giorni
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Nelle ultime ore il Pronto Soccorso di Crotone è balzato agli onori della cronaca per un video, pubblicato sui social media e ripreso dalla nostra testata, che racconta tutto il degrado di un posto che dovrebbe accogliere i malati nel massimo della pulizia e, che invece, presenta loro sporcizia, muri danneggiati e pavimenti scrostati.
Lo scalpore generato dalla pubblicazione del video, ha fatto anche partire un tam tam sul web portato avanti da Giuseppe Martino, imprenditore della cittadina pitagorica e animatore di diversi gruppi social. Tanti cittadini, accogliendo l'invito di Martino, si sono addirittura resi disponibili a riparare i locali del Pronto Soccorso a proprie spese.
Quest'ultima, ed estrema ipotesi, dovrebbe essere scongiurata dopo le rassicurazioni dell'Asp della città pitagorica che ha annunciato, attraveso il commissario Domenico Sperlì, l'inizio dei lavori, a partire da lunedì 25 luglio, del nuovo Pronto Soccorso cittadino.
Il via libera alla realizzazione del nuovo pronto soccorso è arrivato ben 8 anni dopo la presentazione del progetto datato 2014. Dopo una lunga attesa per ottenere le autorizzazione (la zona è anche in un'area a vincolo archeologico) la gara di appalto - per un valore di circa un milione di euro - era stata assegnata nel 2019 all'impresa Sami srl poco prima dell'inizio della pandemia da covid 19.
«Nel periodo di emergenza sanitaria - ha spiegato Sperlì - le aree interessate alla realizzazione del nuovo pronto soccorso sono state, perciò, occupate da strutture per l'emergenza covid e per questo non è stato possibile avviare il cantiere che invece potrà essere installato dal 25 luglio. Serviranno 380 giorni per completare l'opera».
Sperlì ha anche parlato della realizzazione del pronto soccorso covid che prevede anche otto posti di terapia sub intensiva e tre di intensiva. È un'opera che doveva essere realizzata per gestire l'emergenza causata dalla diffusione del virus ma che, benché finanziata ed appaltata, è ferma. Sperlì ha raccontato i problemi che ne hanno ostacolato la realizzazione: «Si tratta - ha precisato il commissario dell'azienda sanitaria crotonese - di un appalto gestito direttamente dalla struttura commissariale per l'emergenza covid e non dall'Asp che ha solo verificato ed approvato in brevissimo tempo, a novembre 2020 e marzo 2021 i progetti di fattibilità ed esecutivo fatti dalla struttura commissariale. Poi ci sono stati dei problemi, legati ad indagini giudiziarie su una delle aziende che faceva pare dell'Ati a cui era stato assegnato l'appalto, che hanno bloccato tutto. L'ultima interlocuzione con il rup dell'ufficio del commissario è di oggi e ci è stato detto che stanno verificando la legittimità di una procedura di cambio nella composizione dell'Ati che deve realizzare l'opera»