Postazioni chiuse per carenza di personale. Le situazioni più preoccupanti a Bisignano e Lattarico, disagi anche ad Acri, Luzzi e Montalto
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Venti ambulatori di Guardia medica tra Cosenza e provincia scoperte a cavallo del giorno di Ferragosto. Ieri sera la dirigente Suem, Silvana Pizzo, ha inviato una comunicazione indirizzata al direttore della Centrale Operativa del 118 e ai singoli Comandi dei Carabinieri delle città interessate in cui si arrendeva dinanzi all’evidenza. Due righe, laconiche, e un lungo elenco.
«Si comunica, per opportuna conoscenza e per seguito di competenza che, per assoluta carenza di medici, resteranno chiuse le seguenti postazioni di Continuità assistenziale». E a seguire località, date e turni in cui ai potenziali pazienti non si risponderà qualora dovessero bussare per un’urgenza al campanello dell’ambulatorio o digitare il numero dedicato.
Le situazioni più preoccupanti sono a Bisignano e Lattarico dove fino a lunedì nessuno prenderà posto dietro la scrivania. Domani disagi anche ad Acri (dalle 8 alle 20), Luzzi (dalle 8 alle 20) e Montalto (dalle 8 alle 8 del giorno dopo).
Il Suem (Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica) ha comunicato altresì che, chi ne avesse necessità, per le urgenze gli utenti potrà recarsi nelle postazioni più vicine.
Negli ultimi tempi quello della Continuità assistenziale è un problema che si è presentato con frequenza. Le cause vanno ricercate nelle condizioni spesso disagiate in cui sono costretti a lavorare i medici nelle singole sedi. Con l’emergenza legata al Covid-19, infatti, sono sorte nuove opportunità lavorative più dignitosamente retribuite. Esempi ne sono le Unità Speciali di Continuità Assistenziali (Usca) e il servizio vaccinazione anti Sars-Cov2 prestato alla popolazione.