Per la cerimonia inaugurale dei nuovi locali del pronto soccorso di Cosenza c’è anche Roberto Occhiuto all’indomani della sfuriata sui social contro gli infermieri inidonei. Ovvero assunti in servizio con la qualifica professionale, ma dichiarati inabili a svolgere il servizio stesso. Non una novità, ma per il presidente della Regione, anche nella sua veste di commissario alla sanità calabrese, è arrivato il momento di verificare la regolarità di queste posizioni: «Abbiamo compiuto una ricognizione da cui sono emerse le aree in cui insistono i maggiori problemi. Ho informato dell’anomalia le autorità competenti e sono convinto che presto si farà chiarezza nell’interesse dei pazienti e pure di quel personale sanitario che lavora con abnegazione e che a volte deve caricarsi il lavoro di chi si sottrae in maniera opportunistica, dai propri doveri. Se ci sono delle patologie effettivamente inabilitanti – ha sostenuto Roberto Occhiuto – è bene che si garantiscano a queste persone i giusti diritti. E però, se medici compiacenti hanno abusato del loro potere per concedere inabilità o inidoneità anche in circostanze nelle quali non tali certificazioni non potevano essere concesse, allora siamo di fronte a reati da perseguire penalmente».

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Spazi finalmente adeguati

Un milione e trecento mila euro di investimenti in opere edilizie, 900 mila euro spesi per apparati tecnologici e medicali. Da luogo del dolore il pronto soccorso di Cosenza, con i suoi nuovi ambulatori e gli spazi finalmente adeguati a servire l’ampia utenza di una provincia povera di punti di prima assistenza, può rappresentare un vero e proprio cambio di pagina. «Uno dei servizi di emergenza in cui c’era maggiore sofferenza con il rischio di calpestare la dignità dei pazienti e degli operatori – ha affermato ancora Roberto Occhiuto – per gli spazi angusti ed il sovraffollamento. Non si potevano erogare le prestazioni minime. Con questi spazi rinnovati medici ed infermieri potranno pienamente prendersi cura dei pazienti».

De Salazar nominato direttore generale

Emozionato Vitaliano De Salazar, promosso sul campo da commissario straordinario a direttore generale. Nelle prossime ore la nomina, preannunciata da Roberto Occhiuto, diventerà ufficiale con l’adozione del relativo Decreto: «Avevamo poco tempo per non perdere i finanziamenti reperiti tra fondi Por e del Pnrr – ha detto – E poi volevamo tenere fede alla promessa di inaugurare questi locali entro il mese di luglio. Siamo riusciti anche a risparmiare centomila euro rispetto a quanto preventivato. Adesso – ha sottolineato – non possono più esserci alibi. La palla passa ai professionisti sanitari, sono convinto che da oggi potrà iniziare una nuova narrazione».

Si è insediato il nuovo primario

Predisposto anche un container per rendere più agevole l’attesa degli accompagnatori ed evitare che persone non autorizzate affollino i locali. L'accesso per i codici rossi sarà più tempestivo ed immediato. Presente anche una sala radiologica, così da evitare il lungo peregrinare dei pazienti tra i corridoi dell'Annunziata per sottoporsi ad esami diagnostici. Alla cerimonia erano presenti le massime autorità civili e militari. Don Sergio Locane, direttore pastorale sanitaria diocesi di Cosenza, ha impartito la benedizione. Il nuovo corso è contraddistinto anche dall’insediamento di Domenico Lorenzo Urso, da pochi giorni subentrato alla guida del servizio di emergenza-urgenza al dimissionario Pietro Scrivano. Per lui, originario di Cassano all’Ionio, dopo l’esperienza in Puglia ad Ostuni si tratta di un ritorno a casa: «L’impatto è stato più che positivo – ha detto – Teniamo conto che si tratta di un ospedale con 70mila accessi annui. Dobbiamo abbattere il sovraffollamento e superare il concreto problema della carenza dei posti letto, garantendo a tutti assistenza ed il giusto comfort».

Vertice con Inail per il policlinico universitario

Di carattere istituzionale ma tutt'altro che caloroso, il saluto tra il sindaco di Cosenza Franz Caruso ed il presidente Roberto Occhiuto non per la diversa appartenenza politica ma per le tensioni suscitate dalle divergenti posizioni rispetto alla costruzione del nuovo ospedale. Non vi sono ancora atti ufficiali, e però sembra ormai chiaro che la Regione abbia scelto un terreno limitrofo all'Università della Calabria per collocarvi l'attesa struttura: «Presto incontrerò il nuovo direttore generale dell'Inail al quale mi legano antichi rapporti di stima e di amicizia, per accelerare i tempi (l'Inail è l'ente finanziatore dell'ospedale ndr). Credo sia necessario in assoluto, ma ancor di più perché bisogna consegnare all'università un policlinico che sia un luogo di lavoro confortevole per i pazienti e per le eccellenze che l'ateneo di Arcavacata sta selezionando».