Si lavora a tutto campo per fronteggiare l’emergenza Covid ospedaliera nello spoke di Corigliano-Rossano, anche in chiave “svuota ospedali” in linea con quanto avverrà nei tre presidi hub dei capoluoghi di provincia.  

Tra i metodi adottati nello spoke di Corigliano Rossano, la telemedicina che consente il trattamento a distanza dei pazienti, laddove possibile. È un sistema che viene utilizzato anche nel Polo Covid di Rossano per i pazienti dimessi ma che conservano problemi respiratori o polmonite. A favorire i processi di de-ospedalizzazione anche il sistema di telecardiologia attivo già da qualche mese per i pazienti cardiopatici.   

Attualmente il presidio di Corigliano-Rossano è l’unico spoke in Calabria ad avere attivati 10 posti letto di semi intensiva per i pazienti Covid, oltre ai 36 posti per acuti. I casi emergenziali che necessitano della Rianimazione vengono trasferiti solitamente a Cosenza.

Il bilancio del Polo Covid di Rossano dall’inizio della sua apertura è di: 360 ricoverati, 33 decessi, 25 trasferiti in Rianimazione. Il 98% dei ricoveri proviene dalla Sibaritide, il 60% sono pazienti non vaccinati, il 30% vaccinati da più di 5 mesi, e il 20% vaccinati.