VIDEO | La responsabile dell'unità Medicina trasfusionale Filomena Spina: «A incidere anche l’incompatibilità dei sanitari assunti durante la pandemia, impegnati in passato nella raccolta del sangue»
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L’emoteca dell’Avis di Corigliano subisce un drastico calo di donatori e manca il sangue. Nel 2022 l’andamento si era attestato in percentuali moderate ma, nell’anno in corso, qualcosa è accaduto. Tra le cause la carenza di personale. E le ripercussioni sui pazienti non mancano. In tanti necessitano di trasfusioni di sangue per poter eseguire terapie, o per essere sottoposti a intervento chirurgico o ancora nei casi di urgenza nei pronto soccorso.
La responsabile dell’unità semplice dipartimentale di Medicina trasfusionale di Corigliano Rossano Filomena Spina ha sottolineato come lo scorso anno sia stato necessario «annullare una serie di raccolte esterne per carenza di personale. La pandemia ha contribuito e non poco, poiché si è proceduto all’assunzione di personale sanitario che svolgeva l’attività di raccolta del plasma e con la successiva assunzione è «scattata l’incompatibilità a poter effettuare la raccolta per conto dell’associazione». Persi circa 330 sacchi.
«Spesso in estate - continua la responsabile Spina - siamo costretti a ricorrere alle donazioni extraregione». L'Avis ogni 15 giorni organizza le raccolte attraverso l'uso dell'autoemoteca. In futuro si spera di aprire una postazione fissa. Il presidente Avis di Corigliano Giuseppe Albamonte preannuncia l’istituzione di un nuovo centro fisso di raccolta a Corigliano.