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“Ha del tragicomico quello che sta accadendo sulla questione sanità in Calabria”. E’ l’intervento del consigliere regionale Mario Magno del gruppo misto. “Il dirigente generale del dipartimento ‘Tutela alla salute’ della Regione Calabria, Riccardo Fatarella, in una conferenza stampa, ha contestato - continua l’On Magno - il ‘Decreto 50’ emanato il 14 marzo scorso dal Commissario ad Acta Scura, relativo all’assunzione di 600 figure professionali in tutto il sistema sanitario regionale. Il decreto sarebbe illegittimo in quanto mancherebbe la firma del sub-commissario Andrea Urbani”.
“Quanto accaduto – osserva - è segno evidente del corto circuito che si è creato tra il presidente Oliverio e il dipartimento alla ‘Tutela alla salute’ da una parte e la struttura commissariale dall’altra. Gli unici danneggiati sono i cittadini, il vero anello debole di questa triste vicenda”. “Già nei giorni scorsi il Ministro Lorenzin – sottolinea Magno - aveva denunciato il mancato raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza in cinque regioni, tra cui la Calabria. Da una parte i commissari, nominati dal governo, che tagliano le spese e i servizi, dall’altra la Regione che, nominando i direttori generali, ha un’evidente responsabilità nella gestione della sanità. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un intreccio di burocrazia e poteri che penalizza i cittadini, abbassando sempre di più i livelli di assistenza sanitaria in Calabria”.
“E’ arrivato il momento – conclude Magno – di farla finita con questi colpi da teatro. Non sono percepiti da nessuno e non fanno altro che allontanare i cittadini dalla politica”.